"Multe col velox, l’80% viaggiava sotto i 60 kmh"

Nei primi tre mesi di funzionamento dell’autovelox a Mezzano, tarato sul limite dei 50 km all’ora, le multe sono state...

Nei primi tre mesi di funzionamento dell’autovelox a Mezzano, tarato sul limite dei 50 km all’ora, le multe sono state 18.303 (per un importo di circa un milione e 400 mila euro), ma quelle scattate per una velocità contenuta tra i 55 e i 60 km/h sono state 14.588, all’incirca l’80%. Lo dichiara Alvaro Ancisi, capogruppo di Lista per Ravenna.

"L’autovelox di Mezzano – scrive Ancisi – è stato posizionato nella periferia sud del paese in un punto dove non è facile percepire il passaggio dal limite dei 70 km/h a quello dei 50 in vigore in quel centro abitato, come in ogni altro. Aggrava la mancata percezione il fatto che, molto spesso, a tutte le ore, le auto arrivano in lunga fila nel paese, insieme a numerosi mezzi pesanti tipici di una superstrada, marciando forzatamente, essendo sconsigliabili i sorpassi, tra i 60 e i 65. Venendo da sud verso il paese, si vedono a destra solo dei campi e a sinistra una larga pista ciclabile, con le prima case situate solo sul retro. Venendo da nord, il primo cartello indicatore di “velocità controllata elettronicamente” è praticamente coperto dal fogliame di un albero. Dall’una e dall’altra parte non è presente alcun cartello a colori col limite dei 50 appena superato quello, molto meno evidente, dell’autovelox. È vero che i pendolari della via Reale si “educano” facilmente, cessando di essere un pericolo pubblico appena ricevono a casa un verbale. Non sono però tenuti a pagare gli altri che arrivano dopo aver saldato il conto del primo. Il 5 agosto 2022, entrando in vigore il decreto legge n. 68 del governo Draghi, il codice della strada è stato implementato con il nuovo articolo n. 198-bis: "Disposizioni in materia di illeciti reiterati e relative sanzioni", che afferma il seguente principio: "Nel caso di accertamento di più violazioni senza contestazione immediata", come coi recenti autovelox di Mezzano e di via Bellucci a Ravenna, "l’illecito amministrativo oggetto della prima notifica assorbe quelli accertati nei 90 giorni antecedenti alla medesima notifica e non ancora notificati, fermo restando il pagamento delle spese di accertamento e notificazione relative a ciascuna violazione". Questa regola vale peraltro per ogni tipo di multa applicata senza contestazione immediata dell’infrazione, ad esempio quelle accertate elettronicamente agli ingressi delle ztl".