Muti e Cherubini, omaggio alle vittime della follia

Applaudito concerto a Roma per ricordare i morti dell’eccidio delle Fosse Ardeatine. Il maestro ha anche ricordato Maurizio Pollini .

Muti e Cherubini, omaggio alle vittime della follia

Muti e Cherubini, omaggio alle vittime della follia

"La musica è portatrice di pace, ma il mondo non vuole ascoltarla". Un Riccardo Muti visibilmente emozionato domenica sera, all’Auditorium Parco della Musica di Roma, è salito sul podio dell’Orchestra giovanile Cherubini per il concerto in occasione dell’ottantesimo anniversario dell’eccidio delle Fosse Ardeatine. "Non conoscevo l’opera di Schuman – ha aggiunto riferendosi alla sinfonia ‘Le Fosse Ardeatine’ del compositore americano, in programma con l’Incompiuta di Schubert – finché una sera a Chicago, al termine di un mio concerto, un giornalista mi diede la partitura dicendomi che, come italiano, avrebbe suscitato il mio interesse. Da subito ho pensato che avrei dovuto dirigerla qui a Roma. Mi colpì il titolo in italiano e quasi mi vergognai per averne ignorato l’esistenza fino a quel momento".

Sul palco, insieme alla Cherubini, i cui giovani musicisti Muti ha definito "una speranza per il futuro perché considerano la loro una missione, non una professione", anche gli strumentisti della Banda dell’Arma dei Carabinieri, che il maestro ha ringraziato, ricordando come la loro presenza nelle ambasciate di tutto il mondo lo faccia sentire a casa. Poi il pensiero non poteva non andare a un pianista leggendario e amico, Maurizio Pollini, appena scomparso. Riccardo Muti ha chiesto un minuto di silenzio per ricordarlo, prima di dare inizio al concerto.

L’altra sera la sinfonia, a cui Schuman volle dare un titolo italiano, è stata eseguita dai giovani musicisti della Cherubini e dai musicisti della Banda dell’Arma con un’intensità commovente.

Un omaggio forte alle 335 vittime della rappresaglia nazifascista. Tanti furono infatti gli italiani, cristiani, ebrei, militari e civili, che furono rastrellati e trucidati dai tedeschi dopo l’uccisione, da parte della Resistenza, di 32 soldati tedeschi in via Rasella. La sala Santa Cecilia dell’Auditorium domenica sera era gremita e in un silenzio quasi surreale ha ascoltato le note di Schuman seguite da un’altra emozionante composizione, l’Incompiuta di Franz Schubert.

a.cor.