ANNAMARIA CORRADO
Cronaca

Nessuna chiusura ma una riorganizzazione: "Casa della Comunità con medici di base"

In una risposta ad Ancisi (Lista per Ravenna), l’assessore Fusignani illustra i piani per il Centro di assistenza e urgenza cittadino "Tra le priorità c’è anche quella di favorire un migliore coordinamento con il Pronto Soccorso del Santa Maria delle Croci".

Il Cau di Ravenna (foto Corelli)

Il Cau di Ravenna (foto Corelli)

Il Cau di Ravenna non chiuderà ma è prevista una riorganizzazione con l’obiettivo di trasformare la sede al Cmp in una Casa della Comunità con medici di medicina generale. Va anche favorito il coordinamento con il Pronto Soccorso. A spiegarlo, in una risposta a un’interrogazione di Alvaro Ancisi, in veste di capogruppo di Lista per Ravenna, è l’assessore alle Politiche per la salute, Eugenio Fusignani.

"Il Cau di Ravenna non verrà chiuso – si legge nella risposta –. Gli attuali volumi di accesso, che si attestano su una media di 100 utenti giornalieri, confermano l’importanza di questo servizio. Parallelamente, è in corso un’attività di ricerca di nuovo locale per il trasferimento di alcune funzioni attualmente svolte presso il Cmp, con l’obiettivo di trasformare quella sede in una Casa della Comunità, prevedendo – ove possibile – la presenza dei medici di medicina generale attraverso un modello di aggregazione funzionale territoriale. Questo intervento permetterebbe sia di rafforzare la medicina territoriale sia di arricchire ulteriormente l’attività Cau. In quest’ottica, si ritiene altresì prioritario favorire un migliore coordinamento tra il Cau e il Pronto Soccorso, al fine di consentire l’invio diretto dei pazienti dal Pronto Soccorso al Cau, garantendo una presa in carico tempestiva ed evitando inutili ripetizioni delle procedure burocratiche". Per il momento il Cau di Ravenna continuerà a operare nelle modalità attuali ma c’è la volontà di una riorganizzazione.

La risposta arriva dopo la dichiarazione dell’assessore regionale alla Sanità, Massimo Fabi, che il 15 gennaio sul destino dei Cau aveva precisato che "valuteremo caso per caso”, dopo aver chiarito che "hanno funzionato meno bene dove il coordinamento tra Pronto Soccorso e Cau è stato meno efficace". Ancisi conclude: "Da un lato la risposta riconosce la necessità, sollevata da Lista per Ravenna, che il Cau si apra ai medici di medicina generale e si raccordi più strettamente col Pronto Soccorso; dall’altro, c’è da temere che la riforma enunciata richieda tempi lunghi".