"Non è stato mio padre. Voglio giustizia"

Arianna, la figlia della donna uccisa, difende Claudio Nanni. Il legale dell’ex marito della vittima: "È molto provato ed è estraneo ai fatti"

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di Sara Servadei

"Pure io voglio sapere chi l’ha uccisa, ma non è stato il mio babbo". Sono le parole di Arianna, la figlia 21enne di Ilenia Fabbri, intercettata dai cronisti fuori dalla casa di Faenza dove il 6 febbraio sua madre è stata uccisa. È stata vicina al padre fin dal prtimo momento. "Claudio Nanni non sta bene in questi giorni, ovviamente è molto provato. Però deve tenere duro per se stesso e per la figlia". Sono le parole di Guido Maffuccini, avvocato del 53enne ex marito di Ilenia Fabbri che è indagato per la sua morte. È un’ipotesi di reato pesante quella che pende su Nanni: omicidio pluriaggravato in concorso, in quanto secondo gli inquirenti potrebbe essere lui il mandante dell’omicidio. Secondo le ricostruzioni, a commettere materialmente il delitto sarebbe stato un sicario.

L’autofficina di Nanni in via Forlivese è chiusa da giorni: "Non è ancora tornato a lavorare – spiega l’avvocato –. In questi giorni è finito nel mirino delle indagini e anche dei giornali. A ogni modo è molto provato". Accanto a Claudio Nanni c’è la figlia Arianna, 21 anni, che lunedì si è presentata con lui al funerale della madre.

Come detto anche da fonti vicine alla famiglia, la figlia crede nell’innocenza del padre: "La sua vicinanza è una cosa molto importante per Claudio Nanni" conferma anche l’avvocato. Del resto "in questo momento certamente Nanni sereno non è – aggiunge il legale –. Gli è piovuto addosso un macigno e ora deve affrontare questa vicenda".

La difesa dell’uomo per il momento non entra nello specifico sui fatti del 6 febbraio e su tutta la vicenda dell’omicidio: "La linea è quella del silenzio" spiega Maffuccini, che aggiunge poi che Nanni "si dichiara completamente estraneo ai fatti".

Sono passati 10 giorni dall’omicidio di Ilenia Fabbri, la 46enne uccisa con una profonda coltellata alla gola poco dopo le 6 nella sua casa di via Corbara. In questi giorni la polizia e la scientifica hanno fatto più volte sopralluoghi nell’appartamento in cui è avvenuto il delitto per capire quello che è successo quella mattina.

La presenza del 53enne Nanni sulla scena del crimine è stata esclusa: in quel momento si trovava in autostrada con la figlia Arianna, diretto a Milano dove aveva appuntamento per l’acquisto di un’auto.

I rapporti tra i due ex coniugi non erano però distesi: dopo la separazione nel 2018 la 46enne aveva denunciato Nanni perché riteneva di aver diritto a un indennizzo di circa 100mila euro per il lavoro svolto nelle aziende del marito, sia nell’autofficina che nella gelateria alle Maioliche di proprietà dei due e che lui aveva venduto, a detta di lei senza avvisarla, nel momento di crisi della coppia.