REDAZIONE RAVENNA

"Non è stata una scelta, avevo bisogno di scrivere"

Gli allievi della scuola media ‘Gherardi’ di Lugo hanno intervistato Manlio Castagna. Lo scrittore ha raccontato i segreti di un mestiere tanto affascinante quanto complesso.

L’incontro con lo scrittore Manlio Castagna a Lugo

L’incontro con lo scrittore Manlio Castagna a Lugo

Manlio Castagna è uno scrittore e regista cinematografico, laureato in Scienze della comunicazione; nasce a Giffoni, in provincia di Salerno, e proprio nella sua città collabora per molti anni al ‘Giffoni film festival’. In occasione di un incontro organizzato dalla biblioteca comunale di Lugo Fabrizio Trisi, dedicato ai ragazzi delle scuole secondarie di primo grado, abbiamo intervistato in via esclusiva Manlio Castagna.

Perché ha scelto di diventare uno scrittore per ragazzi? "In realtà non è stata una scelta voluta, avevo bisogno di scrivere il mio romanzo ‘Petrademone’ nel 2018, dopo il lutto per il mio cane, che amavo profondamente. Mi sono sentito responsabile della sua morte e da lì è nato il libro, che ha preso la forma di un fantasy, avvicinandosi quindi alla letteratura per i giovani".

Qual è il peggior incubo di uno scrittore? "Bella domanda, intelligente ma con una risposta scontata. Senza dubbio, che nessuno ti legga. Ogni volta che pubblico un libro, mi chiedo se lo leggeranno".

Le è mai capitato che questo incubo si avverasse? "Certo, ad esempio uno dei miei ultimi lavori che credevo avrebbe avuto successo perché abbinato anche a un film, ma invece per una serie di motivi non è stato così".

Abbiamo notato che molte delle sue opere appartengono all’horror. Perché predilige proprio questo genere? "Fondamentalmente per due motivi: il primo motivo è che uno dei primi libri che ho incontrato nella mia vita, e che mi ha stravolto, è stato IT di Stephen King. Avevo 12 anni quando l’ho letto, è un libro che mi ha cambiato, facendomi appassionare al genere. Il secondo motivo è che credo che scrivere horror sia una sfida, un continuo crescere e sfidarsi, e questo penso che sia un insegnamento prezioso per i miei giovani lettori".

Ha dei consigli per i giovani che vogliono iniziare a scrivere? "Molti in realtà. Ma posso darne uno fondamentale: leggere. Non esiste un bravo scrittore che non sia anche un grande lettore. E’ nella lettura che trovi i mattoni per costruire i tuoi edifici".

C’è un legame tra il suo lavoro di scrittore e quello di regista e lavoratore del mondo del cinema? "Sì, enorme, perché secondo me non è importante il modo in cui metti le parole: il mio obiettivo è raccontare le storie e non importa se è attraverso film, libri o fotografie. Sono da sempre stato appassionato di storie e racconti. Da piccolo mi divertivo a raccontare storie horror nel mio gruppo di amici, alle superiori, durante le ore di fisica, dal momento che non ero proprio bravissimo nella materia, il professore mi aveva dato il compito di raccontare sempre qualche storia alla fine della lezione. Raccontare storie insomma fa parte di me: scrivere libri o dirigere film sono un modo bellissimo per trasmetterle agli altri".

L’incontro con Manlio ci ha lasciato un prezioso insegnamento: sognare in grande ti permette di costruirti un futuro pieno di soddisfazioni ed avventure.

Luca Carpentieri e Greta Nardi Scuola media ‘Gherardi’ di Lugo Prof.ssa Cecilia Savioli