Ocean Viking a Ravenna: pronta l'accoglienza per i 113 migranti

Tra loro anche 34 minorenni e 3 neonati: in 79 resteranno sul territorio. La Regione: siamo terra di accoglienza. Il sindaco: piena collaborazione

Ravenna, 28 dicembre 2022 – Sbarcheranno 113 persone, tra loro anche 34 minori non accompagnati e 3 neonati, il più piccolo ha solo 3 settimane. Poi ci sono anche 23 donne, alcune delle quali incinte. 

Sono migranti, tutti a bordo della Ocean Viking, la nave della Ong Sos Méditerranée: arriveranno alle 13 del 31 dicembre e sarà la prima volta che migranti arriveranno in Emilia Romagna, nell’ambito di una redistribuzione nazionale degli sbarchi organizzata dal Governo. Sono tutti sopravvissuti, soccorsi negli ultimi due giorni nel Mediterraneo.

E Ravenna si prepara così all’accoglienza di queste persone che, per prima cosa, verranno fatti entrare nel terminal nel porto: oggi Irene Priolo, vicepresidente della Regione con delega alla Protezione civile, con Igor Taruffi, assessore regionale al Welfare, Igor Taruffi, hanno preso parte a un primo sopralluogo organizzato dalla Prefettura di Ravenna, che coordina le operazioni, all’interno del porto. Presenti, oltre al prefetto Castrese De Rosa, l’assessore con delega alla Protezione civile del Comune di Ravenna Gianandrea Baroncini, l’Autorità portuale, rappresentanti del Ministero della Salute, dell’Ausl Romagna, Caritas e Croce Rossa, insieme alle Forze dell’ordine.

In 79 resteranno in Emilia Romagna

Il prefetto ha spiegato che 79 dei 113 migranti sulla Ocean Vicking saranno distribuiti in regione sulla base del piano di riparto predisposto dalla Prefettura di Bologna. Ovvero 18 a Bologna, 6 a Ferrara, 7 a Forlì-Cesena, 12 a Modena, 8 a Parma, 5 a Piacenza, 7 a Ravenna, 10 a Reggio Emilia e 6 a Rimini.

La Prefettura ravennate e il Comune individueranno una soluzione temporanea per l'accoglienza dei 34 minori non accompagnati. La Caritas si sta adoperando insieme alla Croce Rossa per fornire indumenti e pasti. In quanto alle operazioni di identificazione, fotosegnalamento e screening sanitario, verranno svolte direttamente al terminal crociere, che si trova in località Porto Corsini.

Circa le nazionalità a bordo, è emerso che per la maggior parte dei casi si tratta di cittadini della Costa d'Avorio. Tra le nazionalità rilevate ci sono pure Nigeria, Cameron, Guinea Conakri, Mali, Benin, Gambia, Pakistan, Ghana e Senegal. 

Bonaccini: "Accogliamo, ma strano il viaggio dalla Liguria”

“Indipendentemente da quali siano i partiti al governo, noi pensiamo che sia un dovere salvare ogni vita al mare. C'è stato un confronto fra la Regione e Piantedosi, siamo pronti ad accogliere e a collocare dignitosamente qualsiasi persona. Certo una cosa il governo la spiegherà: com'è possibile che una nave che arriva in Liguria debba circumnavigare la Penisola? Mi auguro che non ci sia come ragione il fatto che portarla in una regione di centrosinistra non mette in difficoltà le regioni di centrodestra. Noi siamo lì con la nostra gente per accogliere le persone che arriveranno”, Lo ha detto il governatore dell'Emilia Romagna e candidato alla segreteria del Pd Stefano Bonaccini, in una iniziativa a Roma con la vicepresidente del Parlamento europeo ed esponente del Pd Pina Picierno. 

La Regione

“L’Emilia Romagna è da sempre una terra d’accoglienza e continuerà a esserlo, tanto più per chi è in fuga da emergenze umanitarie e guerre” hanno sottolineato Priolo e Taruffi. La vicepresidente, che questa mattina ha sentito telefonicamente il ministro degli Interni, Matteo Piantedosi, e il sindaco di Ravenna, Michele De Pascale, ha aggiunto: “Oggi siamo qui per lavorare con tutte le forze in campo, affinché lo sbarco del 31 avvenga nel migliore nei modi, anche se la scelta del Governo di individuare il porto di Ravenna è per noi una novità, come ha sottolineato il sindaco De Pascale. Siamo pronti a fare la nostra parte come abbiamo già fatto con altri profughi nordafricani, ma anche con la recente emergenza ucraina. C’è un impegno a cui tutti siamo chiamati, a prescindere dal colore politico - ha chiuso Priolo -, ed è garantire una risposta umana a chi fugge da situazioni limite o con scenari di guerra. Su questo faremo squadra, ancora una volta, come istituzioni regionali”.

Per i 113 migranti è pronta anche una task force sanitaria: dal 2021 la Regione ha chiesto a tutte le Aziende sanitarie territoriali di costituire al proprio interno un gruppo di lavoro multidisciplinare denominato “Migranti e Vulnerabilità”, in modo da garantire una presa in carico a trecentosessanta gradi, dal punto di vista sanitario, di immigrati, profughi e richiedenti asilo.

Il sindaco

"Non ci sono state date informazioni sulla ragione della scelta del porto di Ravenna, non proprio il più vicino alla Libia – scrive il sindaco Michele De Pascale -, ma dico con chiarezza che da subito il comune di Ravenna e le altre istituzioni coinvolte, in primis l'Ausl Romagna, hanno dato piena collaborazione alla prefettura per gestire un'accoglienza umana, sicura e professionale. Non siamo abituati a sbarchi di questo tipo e l'attenzione da parte di tutti deve essere massima”.