Ogni lido dev’essere dotato di un’area attrezzata

Con il nuovo regolamento di polizia urbana che disciplina la sosta degli autocaravan, il comune di Ravenna e il sindaco de Pascale hanno deciso di dichiarare guerra ai camperisti e al turismo itinerante, vietando addirittura la sosta negli appositi stalli. Preciso che per il codice della strada la sosta non vuole dire campeggiare, ma, secondo quanto disposto dall’art.185 co.2 del codice della strada, ’la sosta delle autocaravan, dove consentita, sulla sede stradale non costituisce campeggio’. Ricordo inoltre al sindaco che il turismo itinerante - fonte ’Il sole24 ore’ del mese di aprile - costituisce un giro d’affari di 1,5 miliardi e che, rispetto al 2020, l’acquisto degli autocaravan nel 2021 è aumentato del 115%.

Il camperista che sosta negli stalli di Marina di Ravenna o di qualunque altro lido ravennate contribuisce all’economia locale tramite consumazioni nei bar, ristoranti, supermercati e stabilimenti balneari (fonte Unioncamere, rapporto sul turismo itinerante anno 2020). Sfatiamo il pregiudizio che il camperista, anche locale, adotti comportamenti da mordi e fuggi e se anche così fosse non vedo la differenza con il turista locale che con la propria auto decide di trascorre una giornata al mare. A livello di contributo all’economia locale siamo sullo stesso livello. Forse de Pascale vuole vietare anche il turismo giornaliero automunito? Detto questo, a mio avviso la strada da perseguire per incrementare il turismo itinerante è creare in ogni lido un’area sosta, a pagamento, solo per gli autocaravan. In questo modo non si penalizzerebbe nessuno e si offrirebbero possibilità di crescita ai nostri lidi. Il sindaco De Pascale, se vuole, può rimediare alle restrizioni del regolamento urbano in materia di sosta, sospendedolo solo per il periodo estivo. Penso che ne gioverebbe tutto il tessuto economico dei nostri lidi. Diversamente il declino è inevitabile.

Massimo Bragonzoni

Faenza