Ortopedia, i 300 interventi del robot chirurgo

La nuova tecnologia, lanciata a Ravenna, ora si prepara ad accogliere tutta la Romagna: "Anche i pazienti stanno meglio"

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La precisione è chirurgica, la mano è quella del robot. ’Compirà’ 300 operazioni entro la fine dell’anno la tecnologia che da oltre un anno ha permesso di migliorare le operazioni al ginocchio e all’anca nell’Ortopedia di Ravenna: un investimento fatto dalla Regione per l’équipe del Santa Maria delle Croci, punto di riferimento in quest’ambito. "I pazienti stanno meglio, vanno a casa prima, perdono meno sangue" ha spiegato ieri il direttore del dipartimento Osteoarticolare Alberto Belluati. Quest’anno al Santa Maria delle Croci i ricoveri sono stati 212, di cui 180 di pazienti sottoposti a chirurgia robotica. L’anno scorso, dopo la partenza della nuova tecnologia, erano stati invece 5 su 155. Entro la fine dell’anno saranno realizzati 300 interventi protesici con assistenza robotica a Ravenna, di cui circa 60 da parte delle équipe che hanno aderito al progetto, ovvero quelle di Faenza, Lugo e Forlì. Ma ora la tecnologia, partita da Ravenna, viene estesa a tutta la Romagna, pur mantenendo il proprio cuore al Santa Maria delle Croci: saranno infatti i pazienti a spostarsi il giorno prima dell’intervento, mentre il macchinario resterà a Ravenna. Tra i diversi presidi ospedalieri della Romagna è stata attivata la collaborazione dei servizi di prericovero, anestesia e fisiatria. Il giorno dopo l’intervento il paziente verrà trasferito presso l’Ortopedia di appartenenza.

La tecnologia non deve essere solo applicata, ma per i pazienti deve anche diventare famigliare. E così oggi è possibile visitare il ’Mobile Mako’, una clinica mobile arrivata dal Regno Unito e allestita con un robot all’interno. Oggi è possibile partecipare a una visita nel parcheggio dell’ospedale, in cui viene mostrato il funzionamento dello strumento: orari dalle 9 alle 10.30 o dalle 10.30 alle 12.

Vista la delicatezza dell’ambito, mensilmente i pazienti che devono essere sottoposti all’intervento vengono invitati a una riunione in cui viene illustrata loro l’operazione. "È indicato operarsi per tutti coloro che vivono una limitazione della qualità di vita – dice Belluati – che può essere dovuta a molte motivazioni: un’artrosi, una sinovite, un ginocchio post traumatico o anche problemi alle anche. Quando non riesci più a fare quello che vuoi ti devi operare". La direttrice dell’ospedale di Ravenna Francesca Bravi ha poi illustrato i risultati dei questionari sottoposti ai pazienti un mese prima di operarsi e dopo tre mesi: "E c’è un netto miglioramento". Il progetto è stato realizzato grazie al finanziamento della Regione: "Siamo tornati a essere la prima regione in Italia per attrattività e mobilità attiva, le persone vengono a curarsi qui – ha detto l’assessore regionale alle Politiche per la salute Raffaele Donini – e per gli interventi di ortopedia i tempi sono migliori della media regionale. Quando si decide di fare un investimento importante come quello della tecnologia robotica però lo si fa perché si riconosce il livello di adeguatezza del territorio in cui sarà collocato il macchinario". "Abbiamo l’ambizione – ha commentato il sindaco Michele de Pascale – di portare in questo territorio la massima qualità di cure che esiste ora nel mondo".

sa.ser