"Pala De Andrè, un bando con prezzi fissi"

Il sindaco interviene sul costo dell’impianto di via Trieste: lì una partita costa 9.400 euro, al PalaCattani appena 2.000. Ora si corre ai ripari

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"Le squadre di Ravenna giocano a Ravenna". Quello che a prima vista può apparire un diktat, è in verità l’inizio di un percorso che porterà a breve a una corsia preferenziale, in termini economici, per le formazioni ravennati che militano ai massimi livelli, soprattutto basket e volley. Lo dice il sindaco Michele de Pascale, riferendosi anche alle recenti decisioni dell’OraSì di andare a giocare a Faenza, perché il Pala De André era occupato da altre manifestazioni.

Questo impianto ha certamente molto fascino per come è stato concepito, in tempi in cui non c’erano problemi di costi delle bollette energetiche, di manutenzione e di tanti altri fattori, compresa le difficoltà che incontrano oggi le società sportive a far quadrare i conti, quindi a reperire sponsor in un periodo pieno di incognite. Nasce da qui la diversità di esborso tra un impianto e l’altro: giocare al Pala De André costa 9.400 euro a partita, spostarsi a Faenza, Forlì o Cesena 2mila iva inclusa. Ci sono 7mila euro di differenza a match che moltiplicati per 15 partite a campionato fanno 105mila euro.

"Il prossimo bando per il Pala De André, prevederà l’obbligo di mettere a disposizione l’impianto per le squadre ravennati di vertice al solo prezzo di costo. Uscirà a breve, perché l’attuale gestione scade a fine anno" spiega il sindaco che poi rivendica la positività della scelta di realizzare un secondo palasport con annesse due palestre nella stessa area dell’impianto principale. "Quanto accaduto al basket, che ha giocato a Faenza perché il Pala De André era impegnato con Ravenna Festival, conferma che serve un secondo impianto, così che le società professionistiche possano pianificare di giocare l’intero campionato a Ravenna" aggiunge de Pascale. "E le due palestre a fianco del secondo palasport, rispondenti ai massimi livelli sportivi possibili e destinate ai campionati giovanili o ad altre società sportive, confermano che nella cittadella dello sport e delle arti, tutti trovano soddisfazione alle proprie esigenze". Lo sport "è un fattore identitario" di una città, quindi "si gioca qui, a Ravenna. Il bando che stiamo per rendere pubblico valorizzerà questo aspetto che per me è fondamentale". Complessivamente, il secondo palasport consentirà economie di scala ai diversi eventi. A partire da Omc che non avrà più bisogno di allestire costose tensostrutture per accogliere tutti gli stand ma che potrà svilupparsi su due impianti che interagiranno.

lo.tazz.