REDAZIONE RAVENNA

Parchi in cui è vietato fumare. L’iniziativa contro le sigarette

L’idea del Comune per promuovere la salute: ora andrà individuato un elenco di zone verdi idonee. Tra i criteri la presenza di un’area gioco vasta e la vicinanza a scuole che la rendono frequentata dai bimbi.

Parchi con divieto di fumo. È l’iniziativa a cui sta lavorando il Comune per le aree verdi più frequentate da persone fragili e bambini, visti i problemi per la salute legati all’utilizzo delle sigarette. L’idea è stata approvata dalla giunta comunale nei giorni scorsi tra le azioni di sensibilizzazione sul tema del fumo di tabacco. E comprende, oltre al coinvolgimento dell’Ausl e di professionisti per una campagna di sensibilizzazione e a cartelloni che spieghino le azioni e le contestualizzino, anche "un ampliamento delle zone considerate nell’ordinanza attuata nel periodo estivo, a rinnovo annuale, che prevede il divieto di fumo sulle battigie delle nostre spiagge, considerando la fattibilità di creare nel territorio urbano aree pubbliche all’aperto integralmente libere dal fumo", si legge nella delibera del Comune. Ovvero parchi, che però andranno individuati in base a questi criteri: "con aree gioco vaste; particolarmente frequentati da persone fragili e da famiglie con bambini poiché ubicati in prossimità di scuole per l’infanzia, asili nido e scuole primarie; di elezione per attività specifiche ed educative come centri ricreativi estivi sia pubblici che privati; attraversati da ’gruppi di cammino’ di cittadini affetti da patologie croniche e non (diabete, patologie cardiocircolatorie e dell’apparato respiratorio) promossi dal dipartimento di Salute pubblica Ausl in collaborazione con l’associazionismo locale; ulteriori aree verdi da considerare per progetti di promozione della salute e del movimento, promossi da Ausl, in riferimento all’allestimento già esistente di attrezzature e ’percorsi vita’".

Nei prossimi mesi il progetto andrà avanti con l’individuazione di un elenco di parchi che rispondono a questi criteri, per individuare quelli che diventeranno ’tabacco free’. La giunta comunale nella delibera inoltre snocciola alcuni dati allarmanti: "In Italia si stima che siano attribuibili al fumo di tabacco oltre 93mila morti (il 20,6% del totale di tutte le morti tra gli uomini e il 7,9% del totale di tutte le morti tra le donne) con costi diretti e indiretti pari a oltre 26 miliardi di euro (Tobacco Atlas sesta edizione). Per quanto riguarda i tumori, il tabacco è il fattore di rischio con maggiore impatto a cui sono riconducibili almeno 43mila decessi annui". Inoltre "a maggio 2021 la prevalenza di fumatori in Italia era del 26,2%. Parlando in termini quantitativi si stima che i fumatori fossero aumentati a 11,3 milioni di cittadini, di cui 5,5 milioni di maschi e 5,8 milioni di femmine". Un’abitudine risultata "più diffusa nella fascia di età tra i 25 e i 34 anni (24,2%)".