
Il drammatico racconto di un addetto di una profumeria di via Diaz "Tre ragazzini hanno cercato di rubare una bottiglia di profumo, li ho cacciati e loro hanno aspettato che uscissi e hanno chiamato altri" .
Ravenna, 23 novembre 2024 – "Scusa, sono ancora sconvolto e innervosito da quello che è successo". A parlare, visibilmente provato, è il commesso del punto vendita di una catena di profumeria di via Diaz, che nella serata di giovedì è stato accerchiato e brutalmente picchiato nell’atrio della stazione dei treni di Ravenna da un gruppo di persone, probabilmente di origine straniera. Sul posto è prontamente intervenuta una Volante della questura di Ravenna ma quando gli agenti sono arrivati il gruppo si era già volatilizzato. Così i poliziotti hanno scortato il ferito al pronto soccorso e sono cominciate le indagini della squadra Mobile.
Sembrerebbe una spedizione punitiva quella messa in atto l’altra sera da una banda a tutti gli effetti, circa un’ora dopo un tentato furto avvenuto all’interno del punto vendita.
"Erano circa le 18.45 – racconta il commesso – quando in negozio sono entrati due ragazzi e una ragazza, minorenni e, dalla carnagione, probabilmente di origine straniera. Io inizialmente stavo servendo altri clienti quindi non ci ho fatto caso ma quando ho sentito la mia collega alzare la voce e chiedere “Cos’hai rubato?“ mi sono avvicinato e ho visto che la ragazza aveva una bottiglia di profumo in tasca. La stessa ragazza ha spinto la mia collega e allora sono intervenuto e ho alzato la voce dicendo a quei ragazzini che non bisogna rubare. La ragazza mi ha guardato con aria di sfida e mi ha detto “Io ho 14 anni, non mi fai niente“. Mi sono fatto riconsegnare la bottiglia di profumo e ho cacciato fuori i tre dal negozio. Loro mi hanno minacciato: “Ti aspettiamo fuori“". Il commesso è infastidito ma non è la prima volta che succede: "Ormai una volta ogni due settimane vengo minacciato. Quella era l’ennesima minaccia. Pochi giorni fa è accaduto con un uomo sui quarant’anni italiano". La giornata di lavoro finisce e l’addetto alle vendite esce dal negozio si incammina verso la stazione dei treni: "All’altezza dei giardini Speyer – continua il racconto – ho visto due dei tre ragazzi che erano entrati nel negozio con un monopattino e ho proseguito il cammino. Arrivato però davanti alla stazione, i ragazzi, tutti e tre, si sono avvicinati a me e hanno incominciato a urlare con altra gente che si avvicinava. A quel punto ho avuto paura, ho chiamato la polizia e sono entrato in stazione per chiedere aiuto. Ho battuto la mano contro il vetro della biglietteria e ho urlato: “Ho paura, ho bisogno di aiuto“ ma nessuno è intervenuto. Intanto si sono radunate una decina, una quindicina di persone e hanno iniziato a picchiarmi e a lanciarmi oggetti, la ragazza aveva anche una catena. Poi si sono dileguati e io, sanguinante e in lacrime, ho chiesto di poter entrare in biglietteria ma non mi hanno fatto entrare".
Il commesso ha la voce rotta dal pianto: "Fondamentalmente sto bene ma ho un occhio viola, un bernoccolo e un orecchio tumefatto". Dal pronto soccorso è uscito con una prognosi di 5 giorni ma lui è sconvolto.
Sul caso indagano gli uomini della squadra Mobile della questura di Ravenna che hanno in mano le telecamere di videosorveglianza del punto vendita e della stazione ferroviaria. Sia l’episodio iniziale che il pestaggio sono stati ripresi. Intanto, oltre al commesso, è stata ascoltata una ragazza che era presente in stazione al momento del fatto. Un fatto grave, avvenuto in una zona ‘calda’ della città.