Piena del fiume Santerno, chiusi i ponti pedonali

Le abbondanti piogge di questi giorni hanno provocato un rapido innalzamento. Il meteorologo Pierluigi Randi: oggi tempo ancora instabile, poi migliora

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Le abbondanti piogge, che venerdì hanno interessato in particolare i rilievi, hanno provocato un rapido innalzamento del livello del fiume Santerno che in Bassa Romagna attraversa Bagnara, Villa San Martino, Sant’Agata sul Santerno, Cà di Lugo, Santa Maria in Fabriago, San Bernardino, Giovecca, Passogatto, Voltana e Villa Pianta, per poi confluire nel Reno, nell’Alfonsinese. Per la giornata di ieri l’Agenzia regionale per la sicurezza territoriale ha emanato un’allerta meteo arancione (rischio medio) per criticità idraulica che interessa il territorio che comprende anche la Bassa Romagna. Allerta che oggi passerà a ‘gialla’. L’Agenzia territoriale ha precisato che ieri i valori idrometrici del Santerno hanno superato soglia 2, aggiungendo che il passaggio della piena nei comuni della Bassa Romagna non sta rilevando criticità. Gli altri corsi d’acqua del territorio (Senio e Lamone) non destano preoccupazioni. Tuttavia, poco prima dell’alba di ieri, per l’esattezza intorno alle 5, il livello del Santerno all’altezza di Sant’Agata ha, seppur di poco, superato la soglia ‘3’, ossia quella di massima allerta (13 metri), raggiungendo 13 metri e 16 centimetri.

Nel frattempo il personale della Polizia Locale della Bassa Romagna ha provveduto alla chiusura, a scopo precauzionale, dei ponti pedonali di Villa San Martino e Santa Maria in Fabriago. Dai vigili è arrivato anche un invito a non avvicinarsi agli argini, a non sostare vicino ai ponti e a non attraversare le passerelle pedonali, consigliando di percorrere con grande attenzione le strade alla sommità degli argini. A monitorare l’ondata di piena del Santerno è stata, oltre all’Agenzia regionale, la Protezione civile dell’Unione dei Comuni della Bassa Romagna. Per emergenze è sempre attivo il numero verde 800072525.

Intanto Pierluigi Randi, tecnico meteorologo certificato nonché presidente Ampro (Associazione meteo professionisti), ha spiegato che "fino ad appena tre giorni fa (l’8 dicembre, ndr), in Emilia Romagna il 2022 era ancora l’anno più secco dal 1961, seguito dal 2017. Solo con gli accumuli di venerdì ci siamo ‘messi alle spalle’ lo stesso 2017. Ma siamo ancora ‘secondi’, con oltre 200 mm che mancano all’appello, sempre su base regionale, rispetto alla media di riferimento 1991-2020". Infine, per quanto riguarda le previsioni, Randi osserva che oggi il "tempo sarà ancora instabile con piogge intermittenti, quota neve in calo dai 1.400 metri del mattino ai 200-300 metri in serata, assente in pianura. Migliora lunedì (domani, ndr) e martedì con qualche schiarita e un moderato calo termico. Nuova fase perturbata tra mercoledì e venerdì con altre piogge intermittenti e nevicate sulle prime colline, improbabili in pianura anche se c’è ancora incertezza. Possibile qualche debole gelata tra lunedì e mercoledì, poi temperature di nuovo in aumento".

Luigi Scardovi