Poggiali, la Procura generale prende tempo sul ricorso

Dopo l’assoluzione di ottobre si preferisce aspettare le motivazioni anche della seconda sentenza, quella sulla morte di Rosa Calderoni

"Aspettiamo il deposito dell’altra sentenza per fare una valutazione complessiva". È quanto Lucia Musti, procuratore generale facente funzioni a Bologna, ha precisato in merito all’ipotesi di proporre ricorso in Cassazione contro l’assoluzione dell’ex infermiera Daniela Poggiali dell’ospedale ‘Umberto I’ di Lugo per il contestato omicidio, con una iniezione letale, di un paziente, il 95enne Massimo Montanari di Conselice deceduto la notte del 12 marzo 2014 alla vigilia delle annunciate dimissioni ospedaliere.

Al termine del rito abbreviato, il 15 dicembre 2020 la Poggiali era stata condannata dal gup del tribunale di Ravenna a trent’anni di reclusione; la vigilia di Natale era quindi finita in custodia cautelare in carcere con misura confermata fino alla Cassazione. Ma il 25 ottobre scorso l’imputata era stata assolta dalla corte d’assise d’appello di Bologna "perché il fatto non sussiste" ed era tornata subito libera. Nella stessa udienza, i giudici bolognesi l’avevano assolta con la medesima formula anche per l’omicidio di un’altra paziente, la 78enne Rosa Calderoni di Russi morta l’8 aprile 2014 a Lugo poche ore dopo il ricovero e, secondo gli inquirenti, uccisa con una iniezione di potassio. In questo secondo caso si era all’appello-ter dopo la condanna all’ergastolo inflitta in primo grado all’imputata dalla corte d’assise di Ravenna e due assoluzioni in appello sconfessate da altrettante cassazioni.

E se per il caso Montanari le motivazioni della sentenza sono state appena depositate, per quello Calderoni si è ancora in attesa (verranno dunque depositate fuori termine visto che la scadenza era stata fissata al 25 gennaio). È per questa ragione che il procuratore generale Musti nella sua dichiarazione, ha fatto riferimento a un’attesa per una valutazione complessiva su entrambi i casi.

Qualora le motivazioni per il caso Calderoni dovessero essere depositate tra più di 45 giorni – termine massimo previsto per depositare il ricorso –, naturalmente la procura generale sarà chiamata a compiere una scelta sul solo fascicolo Montanari. Sul fronte del fascicolo Calderoni, si è inoltre in attesa della fissazione in Cassazione dell’udienza relativa al ricorso proposto dalla procura di Ravenna contro l’assoluzione lampo pre-dibattimentale pronunciata dalla corte d’assise ravennate per l’allora primario e l’allora caposala imputati di omicidio volontario con dolo eventuale.