Presente e futuro dell’economia Il confronto con Antonio Patuelli

Ieri il presidente del Gruppo Cassa e dell’Abi è stato ospite del Lions Club Ravenna Bisanzio al Circolo dei Forestieri. Ampio spazio è stato dedicato alla situazione internazionale e alla politica monetaria.

Presente e futuro dell’economia  Il confronto con Antonio Patuelli

Presente e futuro dell’economia Il confronto con Antonio Patuelli

Dalle ripercussioni legate alle recenti crisi di una banca statunitense e di una svizzera alla "preoccupazione fortissima che per combattere in un certo modo l’inflazione finisca per innescare una fase recessiva" fino alle valutazioni favorevoli per l’arrivo della nave rigassificatrice al largo di Ravenna. Antonio Patuelli, presidente del Gruppo Cassa di Ravenna e presidente dell’Abi, è stato ospite ieri sera del Lions Club Ravenna Bisanzio, per l’occasione riunito presso la sede del Circolo dei forestieri. Dopo l’introduzione dei presidenti delle due associazioni, rispettivamente Giannantonio Mingozzi e Beppe Rossi, Patuelli ha analizzato prima la situazione internazionale per poi soffermarsi su Ravenna, analizzando il contesto attuale facendo sempre riferimento alla storia della città. Sulle vicende internazionali, il presidente di Cassa e Abi, ha ripreso i temi affrontati ieri sulle pagine economiche del QN con un’analisi a sua firma. "La crisi di alcune banche americane e svizzere e le successive turbolenze nei mercati non solo finanziari internazionali – ha ribadito Patuelli - debbono portare ora a nuove ed ulteriori innovative riflessioni non solo sull’importanza delle rigide misure adottate nell’Europa dell’Euro a tutela della stabilità delle banche e della tutela del risparmio, ma anche sulle prospettive delle politiche monetarie, a cominciare dalla definizione dei tassi di interesse. Non basta, infatti, garantire le importantissime stabilità della moneta e delle banche, ma occorre anche evitare i rischi di nuove recessioni e favorire in vario modo il sostegno allo sviluppo e all’occupazione".

Uno sviluppo dove "deve essere tenuta alta l’attenzione sul rispetto delle norme che riguardano il lavoro e le sue tutele, contro ogni forma di evasione, perché la sicurezza viene prima della competitività economica". Un principio che per il presidente del gruppo bancario vale a ogni livello. "A Ravenna non ricordiamo, dal punto di vista storico, e vado indietro fino all’epoca in cui Farini riuscì a sviluppare i collegamenti ferroviari su Ravenna – ha aggiunto – una congiunzione così favorevole. Mai visti così tanti investimenti sul porto come ora, e senza polemiche. Anche perché qui, le tutele ambientali sono cose note". Sul rigassificatore: "Conosco bene Piombino. Lì la nave rigassificatrice è ormeggiata a 800 metri dal centro cittadino. Da noi il rischio del porto toscano non c’è. Siamo a 8,5 km dalla costa".

lo. tazz.