Ravenna, progetto pilota Eni, l’energia ricavata dalle onde è realtà

Conte: vengo all’inaugurazione

IL MACCHINARIO Lo strumento in Adriatico

IL MACCHINARIO Lo strumento in Adriatico

Ravenna, 11 ottobre 2019 - Energia prodotta dal moto ondoso dell’Adriatico. L’impianto installato e avviato con successo nell’inverno scorso da Eni al largo delle coste ravennati, in simbiosi con le piattaforme che estraggono gas, si chiama Iswec (Inertial Sea Wave Energy Converter), un innovativo sistema di produzione in grado di trasformare l’energia prodotta dalle onde in elettricità, adattandosi anche alle differenti condizioni del mare, così da garantire un’elevata continuità produttiva.

I risultati dell’impianto sono stati così convincenti che Eni, Cassa depositi e prestiti, Fincantieri e Terna hanno sottoscritto nei mesi scorsi un accordo per lo sviluppo di impianti analoghi su scala industriale. Ormai pronta per il taglio del nastro, la strumentazione ha colpito il premier Giuseppe Conte che ieri ha annunciato la sua presenza all’inaugurazione. «Sarò prossimamente a Ravenna per inaugurare un progetto pilota per quanto riguarda il moto ondoso: un progetto grazie al quale possiamo ricavare energia semplicemente dalle onde del mare, con piattaforme da dislocare nelle nostre acque». Conte lo ha detto nel suo intervento all’evento The Hydrogen challenge, organizzato da Snam a Roma. Si tratta di «un altro evento che mi sta molto a cuore», spiega Conte, perché quella delle onde è «energia pulita, fantastica, rinnovabile». L’impianto pilota, installato nell’offshore di Ravenna a cura del Distretto Centro Settentrionale Eni, è integrato in un sistema ibrido ‘intelligente’ unico al mondo composto da fotovoltaico e sistema di stoccaggio energetico. L’impianto ha raggiunto un picco di potenza superiore a 51 kW, ovvero il 103% della sua capacità nominale. Questa tecnologia risulta idonea per l’alimentazione di impianti offshore di medie e grandi dimensioni e, in futuro, spiega una nota, «consentirà a Eni di convertire piattaforme offshore mature in hub per la generazione di energia rinnovabile». «Eni ha realizzato a Ravenna il primo parco energetico marino - ha spiegato nei giorni scorsi Alberto Manzati, direttore del distretto centro settentrionale, durante la visita a un impianto in via di dismissione – che integra le energie del mare e del sole contribuendo a decarbonizzare i processi offshore dell’oil&gas. In un’ottica di economia circolare le nostre piattaforme stanno diventando le apripista per la realizzazione di veri e propri hub per la cattura e l’utilizzo di energie rinnovabili dal moto ondoso». Nel parco energetico marino si integrano l’attività di estrazione del gas con la più moderna ricerca legata alle rinnovabili. L’accordo sottoscritto da Eni con Cdp, Fincantieri e Terna prevede l’ingegnerizzazione della costruzione, l’installazione e manutenzione dell’impianto pilota. Questa fase porterà alla progettazione e alla realizzazione entro il 2020 di una prima installazione industriale collegata a un sito di produzione offshore Eni, sfruttando una delle piattaforme non più attive al largo di Ravenna. Parallelamente, si valuterà l’estensione della tecnologia su ulteriori siti in Italia, in particolare in prossim ità delle isole minori, con la realizzazione di impianti di taglia industriale per fornitura di energia elettrica completamente rinnovabile.