Punta Marina, troppi pavoni. Un piano per trasferirli

Dopo le proteste di alcuni residenti, sopralluoghi del Comune con i forestali. Baroncini: "Verificheremo le migliori modalità di cattura"

Pavoni a Punta Marina

Pavoni a Punta Marina

Punta Marina, 6 ottobre 2020 - Sono bellissimi, con la magnifica coda spiegata in un gioco di verde e blu. Ma i trenta pavoni di Punta Marina, che ogni anno si moltiplicano e che hanno causato danni a case e garage, cominciano a essere un po’ troppi.

Tanto che il Comune ha intenzione di catturarli e trovare per loro una casa più consona. La storia comincia diversi anni fa, dicono i residenti: è allora che in paese si comincia a notare l’insolita presenza degli animali.

In pochi anni, secondo una stima del Comune, sono diventati una trentina: si moltiplicano in fretta. Col tempo si sono moltiplicate anche le lamentele, perché i pavoni sono bellissimi, ma anche selvatici. E così il paese si è diviso: qualcuno li difende, qualcun altro suggerisce più o meno scherzosamente di farne una mascotte turistica, e qualcun altro è parecchio arrabbiato.

C’è chi si è trovato i coppi del tetto spostati, gli escrementi nel cortile, le piante sradicate o addirittura la coibentazione del tetto smangiucchiata dai becchi di questi animali. I danni in alcuni casi sono importanti, e a questi si aggiungono molte lamentele riguardanti i ‘canti mattutini’ di questi animali, che alle 5 buttano giù dal letto i residenti.

Il problema è così sentito che ora il Comune ha deciso di intervenire per occuparsene. Da Palazzo Merlato spiegano che la colonia è localizzata nella pinetina della ex colonia Onfa, dietro al ristorante Cristallo.  

"Nonostante la fauna alloctona non domestica e sostanzialmente inselvatichita, come appunto i pavoni, non sia diretta competenza del Comune – spiega l’assessore ai Diritti degli animali Gianandrea Baroncini – a seguito di alcune segnalazioni di cittadini che ci chiedevano di farci carico della questione abbiamo fatto una serie di sopralluoghi, durante i quali abbiamo constatato il numero in crescita da diversi anni".

Il Comune ha incontrato anche i carabinieri forestali per un confronto: "Abbiamo concordato che occorre lavorare per contenere la progressiva crescita della popolazione della colonia – aggiunge Baroncini – in relazione al fatto che sempre più spesso gli animali, attirati dalla facilità di trovare cibo, si avvicinano alle case, alle persone e girano sul lungomare, e anche in previsione della messa a bando dell’area in oggetto e della sua prossima riqualificazione".

La soluzione è una sola: portarli altrove, in parchi, agriturismi o fattorie didattiche. "Abbiamo preso l’impegno di verificare le migliori modalità di cattura – dice Baroncini –, i soggetti che possono darci una mano in quella fase e di iniziare anche la ricerca di disponibilità ad accogliere gli esemplari per metterli in valore una volta catturati".