Pure a Faenza le luci stradali non si spengono

Il Comune fa marcia indietro rispetto all’intenzione iniziale di far calare il buio sulla città dall’una alle 5 e dalle 2.30 alle 5 nei weekend e festivi

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Le luci stradali rimarranno accese, almeno per il momento. Anche Faenza fa marcia indietro rispetto all’intenzione iniziale di spegnere i lampioni nelle strade della città dall’1 alle 5 del mattino e dalle 2.30 alle 5 nei finesettimana e nei festivi. L’amministrazione fa sapere di avere messo momentaneamente in stand-by l’ipotesi di uno spegnimento: qualora la crisi energetica obblighi a immaginare dei razionamenti o nel caso i prezzi dell’energia tornino alle stelle il Comune si riserva dunque l’opzione di far calare il buio sulla città nelle ore notturne.

"La giunta, in accordo con le forze politiche di maggioranza – dichiarano da Palazzo Manfredi – ha deciso di sospendere momentaneamente il provvedimento di riduzione dell’orario di accensione della pubblica illuminazione in orario notturno. Tra le misure previste e già adottate, come la chiusura al venerdì di alcuni uffici ed edifici pubblici, la decisione di congelare momentaneamente lo spegnimento dell’illuminazione pubblica durante la notte è maturata in questi giorni alla luce di un quadro in continua evoluzione, in primo luogo la discesa dei costi dell’energia elettrica e la conseguente sostenibilità economica. Il calo delle tariffe consente di sospendere temporaneamente il provvedimento dall’impatto sociale più elevato. Per il momento perciò nulla cambia, con i lampioni accesi tutta la notte. Nell’eventualità di dover far fronte a nuovi rialzi delle tariffe energetiche ai livelli insostenibili dell’estate scorsa, resta in ogni caso intatta la possibilità nei prossimi mesi di attivare la misura di spegnimento dell’illuminazione pubblica, così come parziali rimodulazioni degli attuali orari di accensione e spegnimento".

Faenza come Ravenna dunque: pure nel capoluogo, dopo aver spento le luci, l’Amministrazione ha deciso di riaccenderle, anche in seguito alle proteste di alcuni gruppi di cittadini, allarmati per un presunto incremento degli episodi di furti nelle automobili parcheggiate nelle aree più buie. Curiosamente il Comune di Russi, posto a metà strada tra Faenza e Ravenna e fra i primi ad aver adottato il provvedimento di spegnere le luci, non mostra la minima intenzione di cambiare idea, complice anche il notevole risparmio per le casse del piccolo comune di pianura. Le opposizioni, se da un lato esultano per quella che appare anche come una loro vittoria, dall’altra vogliono vederci chiaro: "Ci risulta – interviene Gabriele Padovani di Area Liberale –, che l’amministrazione alcune settimane fa avesse accennato all’acquisto di macchinari da agganciare a ciascuna delle 180 centraline della città, necessari per programmarne lo spegnimento nelle ore notturne. E’ interessante sapere se quei macchinari sono già stati acquistati, e che ne sarà di loro adesso. Se il Comune avesse davvero acquistato materiali per poi non adoperarli si potrebbe profilare un danno all’erario". Sul tema è probabile che nelle prossime ore il consigliere Padovani depositerà un’interrogazione in vista del prossimo consiglio comunale.

Filippo Donati