Rapina e ferisce un turista davanti al Mic

Arrestato dai carabinieri un 18enne algerino, in Italia da due giorni. Inseguito dal derubato, ha sfondato la vetrina di un’edicola

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Tradito dalla maglia della squadra per la quale fa il tifo: l’Inter. Con questa era arrivato in Italia da due giorni, con questa ha rapinato e ferito un turista davanti al Mic e con questa, facilmente riconoscibile, è stato rintracciato poco dopo in stazione dai carabinieri, che lo hanno arrestato. Azdine Zreira, algerino, risponde di rapina impropria, lesioni e – a piede libero – del furto di un cellulare. Avrebbe 18 anni, al condizionale perché senza documenti e ieri in Tribunale ha fatto il diavolo a quattro, sostenendo di essere minorenne e di essere arrivato da poco dalla Francia dove per tre anni è stato ospite di una comunità minorile. L’accusa, col viceprocuratore Adolfo Fabiani, gli contesta un furto diventato rapina, anche violenta. Mercoledì l’immigrato avrebbe avvicinato un 57enne turista austriaco, sottraendogli il portafogli dalla tasca posteriore dei pantaloni. Una mossa fulminea della quale il derubato, che si trovava in viale Baccarini proprio di fronte al Mic, ha avuto percezione e si è lanciato all’inseguimento del ladro. Lo ha raggiunto all’altezza della stazione e tra lui e l’algerino, che nel frattempo aveva lanciato a terra il portafogli ripulito, è scoppiata una violenta colluttazione durante la quale il sospettato, dimenandosi, è rovinato contro la vetrata dell’edicola, mandandola in frantumi, col turista che è stato colpito da alcune schegge di vetro e ha riportato una ferita al piede poi, al pronto soccorso, giudicata guaribile in cinque giorni.

Il 18enne è così riuscito a dileguarsi, ma poco dopo, grazie alla descrizione fornita dalla vittima e all’inconfondibile maglietta dell’Inter, è stato bloccato dai carabinieri nel sottopasso della stazione. Con sé aveva un borsello e 10 euro stropicciati, la somma dichiarata dal turista. La giudice, Federica Lipovscek, ha convalidato l’arresto disponendo il divieto di dimora in provincia. La difesa – avvocato Barbara Amaranto – chiedeva la non convalida dell’arresto in quanto eseguito non in flagranza e sulla base di dichiarazioni non supportate da testimoni.

l. p.