Ravenna, all'inizio del 2023 via ai lavori per il rigassificatore

A fine ottobre si conclude la conferenza dei servizi

Un rigassificatore offshore

Un rigassificatore offshore

Ravenna, 5 settembre 2022 - Continua l'iter per la realizzazione del rigassificatore di Ravenna. A fine ottobre si concluderà la conferenza dei servizi (tavolo che riunisce i soggetti coinvolti) e all'inizio del 2023 cominceranno i lavori per la piattaforma galleggiante che sarà ormeggiata a largo del porto di  Ravenna.

La Regione Emilia Romagna, con il presidente Stefano Bonaccini che è stato nominato commissario per la realizzazione del progetto, conferma dunque il cronoprogramma per la realizzazione del rigassificatore che, secondo i piani, servirà per aumentare l'autonomia energetica dell'Italia.

Le tappe  per il rigassificatore

"Dopo la presentazione e la pubblicazione, lo scorso 26 luglio, del progetto FSRU (Floating Storage & Regassification Unit) elaborato da Snam, gli oltre 40 enti coinvolti dal processo autorizzativo - spiega l'Ente in una nota - hanno avuto a possibilità di inviare alla Regione entro il 30 agosto eventuali richieste di integrazione. Sono una ventina, in tutto, quelle pervenute. Oltre a queste richieste, sono arrivate 10 osservazioni presentate da soggetti interessati (Legambiente, Italia Nostra, Rete Legalità, Gruppo Ritmo, forze politiche). Come previsto infatti dal procedimento, da quando il progetto è stato pubblicato, chiunque ha avuto la possibilita' di consultarlo e inviare entro 30 giorni le relative osservazioni". 

Oggi la struttura commissariale "invierà le richieste di integrazione a Snam, che avrà 20 giorni di tempo - fino al 26 settembre - per rispondere. Dopodiché - continua la Regione in una nota - verrà convocata ai primi di ottobre una nuova seduta della Conferenza dei servizi per esaminare e discutere la documentazione prodotta da Snam. Seguiranno altri venti giorni per pareri e autorizzazioni da parte degli enti. La conclusione della Conferenza è fissata per fine ottobre, dunque entro 120 giorni dall'avvio, seguendo tempi molto più stretti rispetto al consueto, dettati dall'urgenza della realizzazione dell'infrastruttura fissata dal Governo nell'affidamento del mandato commissariale. L'avvio dei lavori è previsto per il primo quadrimestre del 2023". 

Le richieste di integrazione

Le richieste di integrazione si concentrano su alcuni aspetti, "a partire da un miglior posizionamento dell'impianto a terra di filtraggio e regolazione - precisa la Regione Emilia Romagna - unitamente alla realizzazione di opere di mitigazione e compensazione; c'è anche una specifica attenzione al tema dei dragaggi (per consentire l'accesso e la movimentazione delle navi); alle valutazioni sull'effetto dell'abbassamento della temperatura dell'acqua marina (utilizzata nel processo di rigassificazione); ai materiali utilizzati per il mantenimento idoneo delle tubature".  Per quanto riguarda le osservazioni, "riguardano in prevalenza aspetti di ottimizzazione del progetto; altri il procedimento, la prevenzione di incidenti e il tempo di permanenza della nave rigassificatrice".