FILIPPO DONATI
Cronaca

’Rut, raccolti di speranza’ a S.Giovanni Evangelista

La speranza è una porta aperta sul domani: da sempre è la speranza a nutrire il futuro, ad alimentare la...

La speranza è una porta aperta sul domani: da sempre è la speranza a nutrire il futuro, ad alimentare la...

La speranza è una porta aperta sul domani: da sempre è la speranza a nutrire il futuro, ad alimentare la...

La speranza è una porta aperta sul domani: da sempre è la speranza a nutrire il futuro, ad alimentare la spinta a guardare avanti, anche nei momenti più difficili. Come quello che il mondo sta attraversando ora. Dunque, in questa XXXVI edizione di Ravenna Festival, intitolata al coraggio del più improbabile dei cavalieri della storia della letteratura – "Donde hay música no puede haber cosa mala" esclama Sancho, lo scudiero di Don Chisciotte – ecco che spicca un’opera che sembra tradursi come un vero e proprio inno alla speranza: ’Rut. Raccolti di speranza’, sacra rappresentazione per coro, soli e piccolo ensemble strumentale. Frutto di una commissione del festival ravennate, è in scena oggi (repliche fino al 16 giugno, tranne sabato) alle ore 19 alla Basilica di San Giovanni Evangelista. Una commissione che si lega al Giubileo della speranza e che, ispirata a uno dei migliori esempi dell’arte narrativa biblica, il “libro di Rut”, si costruisce sull’incontro del testo di Francesca Masi con la musica di Marianna Acito.

A interpretarla, insieme all’Ensemble La Corelli diretto da Mattia Dattolo e al Gruppo Vocale Heinrich Schütz preparato da Roberto Bonato, le voci soliste del soprano Laura Zecchini (foto), del mezzosoprano Daniela Pini e del tenore Angelo Testori.

La vicenda cui questa nuova sacra rappresentazione si riferisce è la storia di Rut, sola, vedova e straniera e povera; ad accompagnarla c’è Noemi, la suocera, anch’ella rimasta sola, senza marito né figli, senza discendenza. Rut sposerà Boaz, un ricco e generoso possidente e genererà dei figli, da cui poi discenderà anche il re Davide.

In un testo singolare, che va oltre il semplice racconto per interrogarci su questioni di grande attualità, l’accoglienza dello straniero e la fecondità, anche culturale, che può passare attraverso essa. Info e prevendite: 0544/249244 – www.ravennafestival.org. Biglietti: posto unico non numerato 15 euro; under 18 5 euro.