Scarico abusivo acque reflue, gestore di autolavaggio nei guai: impianto sequestrato

Indagato a piede libero un 55enne a Punta Marina Terme. L’ispezione svolta in collaborazione con la Guardia di Finanza e con l’ausilio dei tecnici Arpae

Polizia Locale e personale Arpae presso autolavaggio di Punta Marina

Polizia Locale e personale Arpae presso autolavaggio di Punta Marina

Punta Marina (Ravenna), 16 aprile 2024 – È stato indagato a piede libero il 55enne egiziano, regolarmente residente in Italia, gestore a Punta Marina Terme di un autolavaggio in cui è stato riscontrato lo scarico abusivo di acque reflue. Impianto che la Polizia Locale di Ravenna ha sottoposto a sequestro.

Le verifiche sono state avviate a seguito di un esposto, che ha portato a un sopralluogo presso un complesso immobiliare della località balneare, ove si è accertato che al piano terra era effettivamente in corso l’attività in questione. Durante l’ispezione, svolta in collaborazione con la Guardia di Finanza, per gli aspetti di specifica competenza e con l’ausilio dei tecnici Arpae, è stato interamente ispezionato in ogni sua parte l’impianto di trattamento delle acque reflue (dichiarate con recupero delle stesse a circuito chiuso), scoprendo invece che le acque reflue industriali prodotte dalle operazioni di lavaggio, defluivano nella rete fognaria pubblica.

Il tutto in assenza di autorizzazione allo scarico di acque reflue industriali e in assenza di trattamento di depurazione. Nella circostanza si è pure constatata la mancata tenuta del registro di carico e scarico dei fanghi e rifiuti.