‘Senza Euridice’, al teatro Rasi il progetto de ‘Le Oltraggiose’

Stasera lo spettacolo scritto e diretto da Eugenio Sideri, in scena un gruppo di adolescenti

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Stasera, alle 21, al teatro Rasi di Ravenna, andrà in scena “Senza Euridice”, spettacolo conclusivo del progetto “Le oltraggiose” (ingresso libero, con green pass rafforzato).

Lo spettacolo, scritto e diretto da Eugenio Sideri, è sostenuto dall’Assessorato Politiche e Cultura di Genere e nasce dal racconto della morte di Euridice, o meglio, dalla corsa che compie fuggendo e dalla successiva rovinosa caduta, per sfuggire a Aristeo, che tenta di violentarla. Una riflessione cruda che prende le forme dal mito, mostrandone la feroce attualità.

Il gruppo di adolescenti delle Oltraggiose riflette, attraverso il teatro, sulle forme subdole e violente del sessismo e della violenza di genere. "Le Oltraggiose – dicono – non sono soltanto un gruppo teatrale, ma anche una famiglia e una comunità di giovani donne combattenti e piene di grinta. Farne parte significa lottare per i propri diritti, senza violenza né cattiveria. Insieme ad Eugenio, abbiamo sempre cercato di trasmettere temi delicati, portando sul palco storie di donne che hanno fatto la Storia (come quella di Medea o di Anna Politkovskaja), ma anche di donne comuni come noi. Con il nostro lavoro cerchiamo ogni giorno di far riflettere le persone che ancora non comprendono determinati argomenti o tematiche, che spesso vengono seppellite nel buio dell’ignoranza e della superficialità. Ma crediamo anche che questo progetto serva soprattutto a noi stesse come un’occasione di crescita personale. Le Oltraggiose non sarebbero nate se non avessimo avuto l’esigenza di raccontarci attraverso il teatro. E raccontarci vuol dire scoprirci, ricordarci chi siamo ogni giorno attraverso le esperienze di altre donne. Ecco perché il Teatro è il nostro oltre: parliamo di noi, per parlare di tutte le donne. Ecco perché ci chiamiamo Oltraggiose".

Le Oltraggiose prendono il nome dal senso arcaico del termine oltraggio, in quanto superamento del limite concesso, della misura stabilita, e si rivolgono a figure femminili significative che, appunto, con le loro opere e la loro vita hanno superato il limite, quali la Politokovskaja, Frida Kalo, Alda Merini, Angela Davis, Iris Versari, Sophie Scholl, Natalina Vacchi, Rosa Parks.