Settant’anni dall’ordinazione, festa per monsignor Mongardi

Conselice celebra lo storico parroco che fra pochi giorni compirà anche 93 anni. Arrivò in città nel 1962

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Una grande festa per monsignor Pietro Mongardi, parroco emerito di Conselice. Il sacerdote festeggerà domani il settantesimo anniversario di ordinazione e fra pochi giorni compirà 93 anni (il 24 maggio). Per l’occasione domani dopo la messa riceverà una pergamena papale dalle mani di don Massimo Pelliconi e le chiavi della città dalla sindaca di Conselice Paola Pula. A porgergli gli auguri saranno non solo la comunità parrocchiale e le istituzioni civili e militari, ma anche ‘Gen Verde’, gruppo musicale tutto al femminile, composto da 19 artiste di 14 Paesi, che per la 15ª volta sarà a Conselice, a testimonianza del particolare rapporto intrapreso con la cittadina. Sarà proprio ‘Gen Verde’ ad animare la solenne celebrazione liturgica cantata in programma domani alle 11. Messa cui seguirà un pranzo.

Nato a Riolo Terme il 24 maggio 1929, don Mongardi fu ordinato sacerdote il 7 giugno del ‘52 a Imola. Il giorno dopo celebrò la prima messa nel suo paese natale, per poi tornare come insegnante nel collegio ecclesiastico diocesano. Laureato in Giurisprudenza, trascorse i suoi primi anni tra il Seminario, gli studi e la parrocchia di Monte Re, a Dozza. Dieci anni dopo, la svolta, con l’incarico di arciprete di Conselice, dopo la scomparsa di don Francesco Gianstefani. Don Pietro si dimostrò subito come un uomo del dialogo, conciliante e capace di interpretare le novità del momento. Furono anni in cui l’intero impianto della canonica fu allargato, nacque il teatro parrocchiale, il circolo Aurora e al suo interno quello giovanile. "A Conselice – si legge tra le testimonianze riportate dal sacerdote nel libro ‘Ricordi di vita in parrocchia’ – non voleva venire nessuno. Nel dopoguerra era stato assassinato don Tiso Galletti. Era una realtà non facile". Sta di fatto che al concorso per la parrocchia non si presentò nessuno e così nel 1962 il vescovo Benigno Carrara affidò a don Mongardi questo delicato incarico. "Non nascosi le mie perplessità per quella scelta, ma affrontai con entusiasmo la nuova avventura". Il suo ingresso avvenne l’11 novembre 1962 alla presenza di una grande folla. "In quei primi anni ‘60 – ricorda – la cittadina cambiò il sindaco e una decina d’anni dopo arrivò Nerio Cocchi, con il quale ho collaborato condividendo diverse iniziative. In questi 52 anni ricordo con gioia il particolare rapporto nato nel 1973 fra la comunità e il gruppo Gen Verde. Ricordo poi con emozione quanto si è stretto ancor più il rapporto con l’amministrazione comunale guidata dal sindaco Filipucci (...). Ringrazio i diversi cappellani che mi hanno aiutato, le suore dell’Asilo Infantile e dell’ospedale, l’opera di don Tomaso nella casa per orfani S. Antonio, i volontari, i catechisti e i cittadini che mi hanno fatto compagnia nei pellegrinaggi e nelle gite". Monsignor Mongardi si è ritirato dal ruolo di parroco nel 2008, sostituto da don Massimo Pelliconi.

Luigi Scardovi