Spadoni assopigliatutto Sua l’unica offerta per gestire la Ca’ del Pino

Una sola domanda per il rinnovo della gestione del ristorante che sorge alle spalle della pialassa Baiona. La prossima settimana ci sarà l’assegnazione ufficiale .

Spadoni assopigliatutto  Sua l’unica offerta  per gestire la Ca’ del Pino

Spadoni assopigliatutto Sua l’unica offerta per gestire la Ca’ del Pino

Casa Spadoni è l’unica società ad aver partecipato al bando di gara dell’Amministrazione comunale per il rinnovo della gestione del ristorante Ca’ del Pino e dell’area circostante che sorge alle spalle della pialassa Baiona. Ieri si è svolta la prima seduta pubblica dove è stato preso atto dell’unico partecipante alla gara, la prossima settimana si analizzeranno l’offerta economica, il programma di sviluppo e gli altri requisiti richiesti dal bando, scaduto alle 12.30 di lunedì 20 marzo. La concessione, della durata di 9 anni con un canone annuo a base d’asta di 13mila euro, riguarderà la "gestione del pubblico esercizio di somministrazione di alimenti e bevande e dell’area stessa e di attività turistica".

Nessuno se l’è evidentemente sentita di mettersi in competizione con Casa Spadoni, società che gestisce già quattro ristoranti, e che fa capo a Leonardo Spadoni e Beatrice Bassi. Sono loro gli artefici del rilancio di Ca’ del Pino, locale avuto in gestione nel 2018 dopo anni alterni e di chiusura totale, che sorge lungo la statale Romea Nord, immerso nella pineta. Gli investimenti per rilanciarlo sono stati notevoli: dal consolidamento dell’edificio agli arredi interni al rinnovo della cucina, al restauro di alcuni punti caratteristici del ristorante, come la griglia a vista, appena si varca l’ingresso. Ciò che non è mutato, è l’aria che si respira all’interno, con le foto dei tanti personaggi del mondo sportivo, dello spettacolo, dell’economia che hanno frequentato questo luogo. Uno su tutti è Raul Gardini che aveva eletto questo ristorante come ‘buen retiro’ personale e per gli amici più stretti, ogni volta che tornava a Ravenna dai viaggi di lavoro o dalla Coppa America. Il legame con il passato è certamente dato dalla cucina, dove prevalgono i piatti di valle a base di carne e pesce, le grigliate, le erbe della pineta.

La prossima settimana si sveleranno anche i nuovi progetti proposti da Casa Spadoni per tutto il complesso. La valorizzazione dell’area esterna, ad esempio, è sempre stato un pallino, ostacolato prima dal Covid del 2020-2021 poi le vicende del 2022 tra costi energetici e delle materie prime.

lo.tazz.