Spara col revolver e aggredisce gli agenti

L’uomo arrestato: "Avevo trovato l’arma sull’argine, pensavo fosse finta". I vicini: "Temevamo per il cane"

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Trambusto e un colpo di pistola hanno interrotto la quiete della serata di lunedì in una casa alle porte del centro di Ravenna. Tanto che al 113 è arrivata una chiamata dei vicini che hanno fatto intervenire le Volanti nell’abitazione, temendo anche per la sorte di un cagnolino che vive lì. L’inquilino, il 63enne originario di Foggia ma da tempo residente a Ravenna Fabio Romano, poi arrestato, si è palesato ai poliziotti ubriaco urlando loro invettive. Inoltre l’uomo, non volendo far entrare gli agenti, all’apertura del cancello dell’abitazione, si è scagliato contro di loro ed è corso in garage. Qui i poliziotti hanno trovato su un mobile un revolver armato con cinque cartucce di cui una esplosa. L’uomo, con vari precedenti, è stato arrestato per resistenza e finito nei guai per la detenzione illegale di arma e cartucce. Durante la convalida davanti al giudice Federica Lipovscek (Vpo Adolfo Fabiani) Romano, difeso ieri dall’avvocato Francesco Papiani in sostituzione del collega Marco Mazziotti, ha raccontato che credeva che la pistola (trovata sull’argine dei Fiumi Uniti) fosse finta e non sparasse e di essere rimasto sorpreso quando è partito il colpo. Quanto al cucciolo di cane, ha riferito di amarlo alla follia. Il giudice, come da richiesta del Vpo, per il 63enne ha disposto i domiciliari con possibilità di uscire due giorni a settimana per un’ora e mezzo al mattino. L’avvocato Papiani ha chiesto i termini a difesa e il processo è stato rinviato a fine marzo.