Ravenna: taxi mai arrivato in hotel, scontro fra albergatore e il presidente della coop

In un post su Facebook Filippo Donati, dell’ hotel Diana, aveva lamentato il disservizio. Ma il presidente della cooperativa si è difeso: "Non può gettare discredito su di noi per un suo errore"

Ravenna, 3 dicembre 2022 - "Ogni qualvolta riceviamo telefonate, resta una traccia scritta della chiamata stessa, la registriamo". Giancarlo Balbo, presidente della Cooperativa RadioTaxi di Ravenna replica all’albergatore Filippo Donati titolare dell’Hotel Diana, che ieri, venerdì, con un post affidato a Facebook, ha criticato il servizio taxi raccontando quanto sarebbe accaduto a una sua ospite americana che di buon mattino doveva prendere il treno dalla stazione di Ravenna.

Il taxi avrebbe dovuto accompagnare una donna americana alla stazione (foto Corelli)
Il taxi avrebbe dovuto accompagnare una donna americana alla stazione (foto Corelli)

"Auto chiamata alle 05:40 (treno per Roma 06:15) – scrive Donati - la risposta di quella voce metallica mi dice 15:00 minuti...nessuno si presenta ed alle 06:00 tento di accompagnare la signora americana alla stazione, a piedi...vi lascio immaginare lo sgomento della Signora (americana). Durante la corsa verso la stazione compongo il numero ma la stessa voce metallica mi dice che le linee sono momentaneamente occupate...Bene, abbiamo perso il treno. Nessuno si è degnato di chiamare per dire che il taxi non sarebbe arrivato nei 15 minuti, un inconveniente capita a tutti ma io adesso pago di persona, perché l’interfaccia cliente radioTaxi sono io".

E qui entra in scena la registrazione di tutte le telefonate che arrivano al centralino del radiotaxi. La cooperativa diffonde la sequenza: Ore 5:41:40 ring su linea, Ore 5:43:50 assegnata in appello, Ore 5:44:01 accetta la corsa, Ore 5:44:10 annullata dall’utente, Ore 5.44.10 corsa chiusa. Quindi, secondo la registrazione, alle 5.44.10 il taxi è stato disdetto.

"Non c’è niente da nascondere" commenta Balbo. "Le cose sono andate così: Donati ha annullato la telefonata, magari inconsapevolmente, ma è stata una sua scelta. Ora non può gettare discredito sul nostro lavoro, sulla nostra categoria per un errore suo. E’ un danno per noi. Tra l’altro il 1 dicembre, a quell’ora, c’era il collega in stazione che era libero e quindi in grado di svolgere subito il servizio".

"Non ho annullato alcuna prenotazione – replica Donati – perché quando il centralino mi ha detto "per confermare il taxi riagganci" è quello che ho fatto. Sono in hotel dal 1980 e di taxi ne ho chiamati parecchi. Questa vicenda mi insegna una cosa: metterò a disposizione dei clienti un telefono e dirò loro di chiamarsi il taxi. Non voglio responsabilità".

A Donati albergatore, conclude Balbo "consiglio comunque, visti i problemi che riscontra, di utilizzare il sistema Webi, in uso in moltissime strutture alberghiere del territorio che rende più agevole e immediata la richiesta di un servizio taxi, attraverso l’utilizzo del computer e di internet. Le richieste taxi effettuate con il Webi vengono gestite dal sistema operativo automatico della centrale, senza dover attendere l’operatore, snellendo così i tempi di attesa per le strutture alberghiere che devono provvedere a soddisfare le richieste dei propri ospiti".

l.t.