CRISTINA MAZZAVILLANI MUTI
Cronaca

Torri Hamon, l’ira di Cristina Muti: “E’ tardi, chi protesta dov’era negli anni Novanta?”

Dopo l’appello di alcune associazioni a boicottare Ravenna Festival: “E poi cosa resterà? Solo le macerie. Le strutture erano marce. Trent’anni fa si potevano salvare, ma nessuno mi diede una mano”

Cristina Mazzavillani Muti

Cristina Mazzavillani Muti

Ravenna, 10 maggio 2024 – A scatenare la veemente reazione di Cristina Mazzavillani Muti è stata la lettera sulla demolizione delle torri Hamon inviata giovedì agli organi di stampa da varie associazioni, che invitavano a boicottare il Ravenna Festival: circolo ’Chico’ Mendes di Bologna, Rete Nazionale Lavoro Sicuro, Coordinamento Ravennate ’Per il Clima, Fuori dal Fossile’, Italia Nostra sezione di Ravenna, Potere al Popolo Ravenna, Ravenna in Comune, Collettivo La Comune. 

“Arrivano tardi!! Dove erano quando negli anni novanta chiamavo a gran voce i nostri politici e la popolazione intera ad essere uniti nel difendere le nostre archeologie industriali come l’ex magazzino dello zolfo, le torri di Amon, l’ex macello e altri siti come San Nicolò San Domenico, il Sigarone, il vecchio Tiro a segno, la Fabbrica Vecchia….. da sola senza alcun aiuto e nemmeno alcun permesso sono entrata in tutti questi luoghi e per fortuna in alcuni con successo. Avevo assicurato che mi sarei mossa per organizzare un laboratorio internazionale di ingegneria di alta ricerca e sperimentazione di effetti acustici da effettuare all’interno delle meravigliose torri di Amon che ritenevo interessanti come a Siracusa la grotta chiamata orecchio di Dionisio. Dove erano costoro a darmi una mano?? Dove erano costoro a difendere i cittadini ravennati abitanti nella zona di via Cilla quando protestarono invano purtroppo per una antenna altissima e deturpante il piccolo parco giochi dei loro bambini?? Io c’ero con loro in comune a protestare quel famoso giorno quando ci sentimmo gridare in faccia…. Decisioni già prese!!! Non si torna indietro!!

E adesso I risvegliati combattenti dell’ultima ora scatenano la loro tardiva e sterile rabbia contro il festival??? Bravi! cancellate pure anche questa bella storia che conta 35 anni di intenti meravigliosi col consenso di migliaia di cittadini partecipanti e felici!!! Così vi rimarranno solo le macerie delle torri di Amon!! Che andavano difese negli anni novanta quando già i cornicioni dall’alto stavano crollando!! Dopo trent’anni cosa si può più rimediare!!! Quando non si è aspettato altro che si auto demolissero su un terreno micidiale che andava bonificato allora tanto era pericolosamente inquinato e non poteva nemmeno essere calpestato!!! Io però mi sono avventurata la dentro più di una volta!! E il potenziale meraviglioso che ho colto la dentro mi è entrato nell’anima!!! Ci ho pure lanciato vocalizzi che ancora so fare… mi sono sentita tornare indietro un mondo sonoro stupefacente!!! Niente!! Tutti sordi assenti distratti!! E adesso la Mazzavillani sta muta e accetta il sostegno di ENI. Ma per fortuna che c’è ENI!!!! Cari miei le torri erano marce e agonizzanti e pericolose!!! Troppo tardi vi siete svegliati e mi viene il sospetto che non sia tutta buona fede questa strana protesta tardiva e inutile!!!!”