Traffico di droga in Emilia Romagna, quattordici arresti

Sono stati eseguiti all'alba di oggi dai carabinieri di Ravenna. Nel gennaio 2020 era stato arrestato il fornitore

Le indagini sono state effettuate dai carabinieri di Ravenna (foto Corelli)

Le indagini sono state effettuate dai carabinieri di Ravenna (foto Corelli)

Ravenna, 18 ottobre 2021 - Quattordici persone perlopiù italiane (ce ne sono anche due di origine albanese e due di origine marocchina), 12 uomini e 2 donne, sono state arrestate (una quindicesima è tuttora ricercata) tra la scorsa notte e l'alba di oggi dai carabinieri del Nucleo Investigativo del Comando provinciale di Ravenna che hanno eseguito un'ordinanza di custodia cautelare emessa dal Gip del Tribunale di Ravenna, Corrado Schiaretti, sulla base di indagini coordinate dal pm Lucrezia Ciriello. Le persone arrestate, tra l'aprile 2019 e il gennaio 2020, secondo gli investigatori si sono rese responsabili di reati legati al traffico di droga, nelle province di Ravenna, Forlì-Cesena, Rimini e Bologna.

Nell'operazione, denominata "Greppia" dal soprannome con cui veniva indicato uno degli arrestati, sono stati impiegati un centinaio di militari. Contestualmente agli arresti, sono state eseguite perquisizioni con l'ausilio dei cani antidroga della Guardia di Finanza: ciò, oltre ai contanti, ha portato al sequestro di alcune dosi di stupefacente. L'indagine era partita dopo una rapina in banca avvenuta a Ravenna il 14 marzo 2019 i cui due responsabili furono arrestati. Cercando i complici, sono stati raccolti elementi su un traffico di sostanze stupefacenti radicato sia in provincia di Ravenna che in quelle limitrofe. In nove mesi di indagine è stata ricostruita l'intera fase commerciale del traffico di cocaina gestito da un noto pregiudicato cervese, a partire dagli acquisti delle partite di droga dal suo fornitore, un pregiudicato 44enne di origine albanese da anni residente a Ravenna, attraverso i successivi momenti della preparazione, commercializzazione e diffusione.

E' stata così scoperta, nel contesto criminale da anni radicato nel territorio romagnolo, la figura dell'albanese, importatore di ingenti quantità di cocaina acquistate da grossisti distanza in Olanda e in Belgio, poi smistata sul territorio romagnolo in panetti da 50-100 grammi. L'attività è culminata, il 14 gennaio 2020, proprio con l'arresto dell'albanese, trovato in possesso di cinque panetti di cocaina, del peso complessivo di, 6 chili rinvenuti al di sotto del cruscotto della sua autovettura, dentro un vano appositamente realizzato per il loro alloggiamento, avvolti con un collant, utile per agevolare il recupero degli involucri dal nascondiglio. Oggi sono finiti in cella gli altri componenti dell'organizzazione.

Si ritiene che lo stupefacente in totale sequestrato - circa 7 chili di cocaina purissima e oltre mezzo chilo di eroina - sul mercato al dettaglio, se opportunamente tagliato, avrebbe potuto fruttare ricavi per oltre un milione di euro. Nel corso dell'indagine sono stati sequestrati pure circa 10mila euro.