Tragedia a Mirabeach. Morte del piccolo Edoardo, condannato solo il bagnino

Assolti i tre imputati legati al Parco "perché il fatto non sussiste" e anche i genitori del bambino "perché il fatto non costituisce reato".

Tragedia a Mirabeach. Morte del piccolo Edoardo, condannato solo il bagnino

Tragedia a Mirabeach. Morte del piccolo Edoardo, condannato solo il bagnino

La condanna a un anno di reclusione con pena sospesa per il giovane cesenate bagnino di salvataggio, Matteo Fantini. E l’assoluzione degli altri cinque imputati per omicidio colposo in cooperazione. A partire dai genitori, Andrea Bassani e Valentina Giudici, "perché il fatto non costituisce reato", sentenza emessa con il comma II, formula usata qualora si ritenga la prova insufficiente o contraddittoria. Assoluzione anche per i tre accusati legati alla struttura - direttore Parco, direttrice operativa e responsabile area ovvero Riccardo Marcante, Tedora Lara Hermoso e Giorgia D’Ettore - "perché il fatto non sussiste".

Così, dopo circa 45 minuti di camera di consiglio, ieri pomeriggio ha deciso il giudice Natalia Finzi per la morte di Edoardo Bassani, il bimbo di 4 anni di Castrocaro Terme annegato il 19 giugno 2019 in una piscina di Mirabeach, spazio acquatico all’interno del parco Mirabilandia alle porte della città romagnola.

Il giudice ha inoltre condannato bagnino e Parco quale responsabile civile a risarcire in solido le parti civili in separata sede. Il procuratore Daniele Barberini, nel chiedere condanne per tutti e sei gli imputati, nella sua requisitoria aveva sottolineato che "il minore doveva essere con un adulto, e non c’era. Si è consentito che rimanesse lì, benché fosse solo. E infine avrebbe dovuto esserci l’intervento del bagnino". Per i genitori del bimbo, imputati e parte civile, aveva chiesto "il minimo della pena con tutti i benefici". Per il bagnino neo-maggiorenne responsabile per quel settore, "attenuanti generiche e un anno con pena sospesa". Lo stesso per i tre imputati legati alla struttura: a suo avviso tutti avevano "firmato la procedura operativa" che conteneva anche le indicazioni sui minori.

Le motivazioni della sentenza verranno depositate entro 90 giorni: a quel punto è possibile che la procura decida di presentare ricorso. In particolare c’è un punto del dispositivo che si candida da subito a essere il passaggio tecnico fondamentale delle argomentazioni del giudice: ovvero mettere assieme la posizione di garanzia (è l’espressione usata dagli addetti ai lavori per indicare la responsabilità su un minorenne o in generale su una persona incapace) con l’assoluzione sia dei genitori che del Parco.

L’intera drammatica sequenza che aveva portato alla morte del piccolo, della durata totale di circa otto minuti tre dei quali trascorsi dal bimbo con la faccia sott’acqua, era stata integralmente registrata dalle telecamere di sicurezza. In quelle immagini, il bimbo era stato visto passare da una zona con l’acqua alta 30 centimetri a una in cui l’acqua raggiunge i 110 centimetri di una piscina dell’area dedicata, la ‘Laguna del Sol’. All’inizio si era mosso verso altri bambini che stavano giocando alla baby-dance. Poi via via era andato in affanno: per un po’ aveva annaspato prima di cedere al tragico destino. In quei momenti la madre, che si era allontanata qualche minuto, lo stava già disperatamente cercando a bordo vasca.

Andrea Colombari