REDAZIONE RAVENNA

Tragedia in Congo, padre Querzani: "Attanasio, una persona stupenda"

Il ricordo del missionario brisighellese. L’ambasciatore ucciso sabato aveva dormito nella struttura di Bukavu

"Una notizia sconcertante, che mi ha profondamente rattristato. Una persona meravigliosa. Era stato da noi fino a domenica". Il missionario brisighellese padre Giovanni Querzani a Bukavu, in Congo esprime tutto il suo dolore per l’uccisione dell’ambasciatore Luca Attanasio, ospite appena due giorni fa della Casa regionale dei Saveriani, che conosceva bene e che aveva visitato anche un anno fa.

La missione è fortemente legata a Faenza. L’associazione ‘La tua mano per la pace’ fornisce supporto economico per la gestione della scuola e per le strutture della missione.

"Alle due del pomeriggio – racconta padre Querzani in una lettera – dopo la mattinata trascorsa tra i bambini del nostro Centro Tupendane a Kadutu, mi è stata comunicata la notizia dell’uccisione a Goma del nostro mbasciatore Luca Attanasio. Una notizia sconcertante che mi ha profondamente rattristato. Per noi era veramente una persona meravigliosa, molto sensibile e molto impegnata che apprezzavamo tantissimo".

Attanasio aveva visitato la missione nel fine settimana, pernottandovi una notte: "Sabato 20 febbraio era arrivato nel tardo pomeriggio nella nostra Casa Regionale dove era programmato un incontro con gli italiani residenti a Bukavu, quasi tutti missionari. È stato un bell’;incontro molto cordiale e interessante nel quale, come al solito, era emersa la sua attitudine di ‘vicinanza’ per tutti noi e la sua grande sensibilità umana. Ha cenato e trascorso la notte qui in casa nostra dove si sentiva totalmente a suo agio e domenica mattina, prima di proseguire il suo viaggio per Goma ha partecipato alla santa Messa nella nostra cappella".

Poi la tragedia, mentre Attanasio era in viaggio: "Centinaia di persone in quella zona particolarmente infestata soprattutto da tre micidiali gruppi armati fuori controllo – racconta Querzani sono state rapite nel corso di questi ultimi anni a questo scopo".

"Questa notizia così inattesa ci ha sconvolto e rattristato tutti – conclude Querzani –. Questo giovane ambasciatore si era distinto per la sua grande sensibilità umana e il suo attivismo umanitario. Durante la visita effettuata anno scorso a qui a Bukavu era venuto con la moglie a visitare il nostro Centro di Assistenza dei bambini vulnerabili a Kadutu. Era rimasto molto colpito e ci aveva manifestato una grande simpatia. Sabato scorso al suo arrivo, appena mi ha visto, mi ha salutato con grande benevolenza e mi ha chiesto dei nostri bambini. Anche lui era padre affettuoso di tre graziosissime bambine. Al di là del grande rammarico che proviamo per la sua scomparsa, ci rimarrà un ricordo meraviglioso di questo Ambasciatore ‘speciale’, uomo luminoso, entusiasta e attivo che nel suo ruolo diplomatico, oltre a distinguersi per una reale vicinanza a noi italiani, operava anche con sincero impegno per il bene del congo e dei congolesi".