Treni a idrogeno sulla linea tra Faenza e Firenze

La linea ferroviaria è stata inserita tra quelle dove partirà già dal 2023 la sperimentazione

Treni a idrogeno tra Faenza e Firenze

Treni a idrogeno tra Faenza e Firenze

Faenza (Ravenna), 12 settembre 2022 - La linea ferroviaria Faentina (Faenza-Firenze) è stata inserita recentemente tra quelle dove partirà già dal 2023 la sperimentazione dell’alimentazione a idrogeno dei treni. Lo ha reso noto il Tavolo sulla sperimentazione dell’idrogeno istituito presso la direzione generale del ministero delle Infrastrutture e della Mobilità sostenibile che ha considerato la Faenza-Firenze, il cosiddetto Treno di Dante, come una tratta ferroviaria "potenzialmente suscettibile di conversione dal diesel all’idrogeno". In Italia, su oltre 16mila km di ferrovie ben 4700 (pari a quasi il 30%) non sono elettrificati. Una condizione che ogni giorno vede 1250 convogli ferroviari a trazione diesel, piuttosto inquinante. Tra questi, anche il treno appenninico Faenza-Firenze. La linea, che è gestita dalla Regione Toscana mentre l’infrastruttura fa capo a Rete ferroviaria italiana (gruppo Fs), è attualmente non elettrificata e servita da treni diesel e, quindi, la sua conversione all’idrogeno rappresenterebbe un salto in avanti tecnologico di notevole portata. In Toscana si sta già lavorando a una stazione di stoccaggio ed erogazione dell’idrogeno per caricare i treni. Inoltre, anche Ravenna sarebbe in grado di mettere a disposizione un’importante quantità di idrogeno nell’ambito del progetto eolico e fotovoltaico Agnes, al largo di Ravenna. La riconversione farebbe da apripista al più ampio discorso della transizione ecologica in altri settori.

Per la Faentina, il vantaggio sarebbe duplice in quanto si potrà superare il problema di una complessa elettrificazione, perché trattandosi di una linea storica (inaugurata nel 1893) vi sono ponti, gallerie, viadotti tutelati. Per attrezzare questi manufatti occorrerebbero lavori complicati e costosi, come per esempio l’abbassamento del "piano del ferro" dentro le gallerie, oppure l’installazione di apparati antipaesaggistici. Così com’è oggi, la tratta sarebbe, invece, già pronta per la nuova alimentazione dei treni. Il progetto ha il pieno di appoggio delle Regioni Emilia Romagna e Toscana, principalmente perché la nuova alimentazione consentirebbe di abbattere le emissioni del 40% Non verrebbe utilizzato soltanto idrogeno verde, derivato dalla scissione per elettrolisi delle molecole che formano l’acqua. Anche l’utilizzo sui convogli non elettrici dell’idrogeno chiamato ‘grigio’, perché di origine fossile per quanto scarsamente inquinante, sarebbe comunque più vantaggioso del diesel. Secondo uno studio, i treni a idrogeno diventano vantaggiosi su tratte di almeno un centinaio di km e possono viaggiare per 18 ore continuamente con sosta di 20 minuti per il rifornimento. Le prestazioni legate all’alimentazione a diesel o a idrogeno sono le stesse, mentre il costo della nuova energia e più basso di quella vecchia. Le altre regioni interessate dalla prossima sperimentazione sono, oltre all’Emilia Romagna, Umbria, Lombardia, Abruzzo, Puglia, Sicilia e Calabria.

lo. tazz.