Ubriacarsi a furia di ’sagvaj’

Sagvajê, sciacquare, è un termine oggi poco in uso, mentre un tempo era più diffuso, perché legato al bere, inteso come vino. Di un beone si diceva: "Cun ló e’ fiàs-c l’ariva sóbit a e’ sagvaj" (Con lui il fiasco arriva subito allo sciacquo). ‘E’ sagvaj’ è quel poco di liquido in fondo a un recipiente per sciacquarlo. A volte il termine era usato nel senso di sciacquarsi la bocca: "Dê-s una sagvajêda cun e’ Sazvés" darsi una sciacquata con il Sangiovese. Era il caso di chi, avendo il vizio del bere, si era proposto di smettere ma non ci riusciva: a forza di risciacquature finiva "imbariêgh coma una ciòza" (ubriaco come una chioccia): un tempo si ubriacava una gallina con pane inzuppato nel vino per affidarle una covata di pulcini non suoi.