Un 2 giugno all’insegna della sobrietà "Ma la situazione resta complessa"

Ieri cerimonie in forma ridotta a Ravenna e a Faenza, in segno di rispetto per le vittime dell’alluvione

Un 2 giugno all’insegna della sobrietà  "Ma la situazione resta complessa"

Un 2 giugno all’insegna della sobrietà "Ma la situazione resta complessa"

Cerimonie in forma ridotta, ieri, in occasione della Festa della Repubblica che cade il 2 giugno. La recente alluvione – che ha provocato anche otto vittime - ha inciso sul programma della celebrazione, reso particolarmente snello. In piazza del Popolo, a Ravenna, dopo l’alza bandiera, hanno preso la parola il prefetto Castrese De Rosa e il sindaco Michele de Pascale. "La fase acuta del disastro è superata - ha detto il prefetto - ma resta una situazione complessa, di emergenza. Grazie ai volontari che hanno aiutato migliaia di persone a mettersi in salvo, alle forze dell’ordine, ai vigili del fuoco, alla protezione civile".

Il prefetto ha quindi letto il messaggio inviato dal presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. "È il fare rete tra Stato, autonomie locali, istituzioni e componenti della società civile che consente di affrontare e superare le sfide e le crisi – scrive Mattarella. "Con uno sguardo che sappia, sempre, guardare oltre l’emergenza per dare risposte efficaci e durevoli ai cittadini. Il dotarsi di una visione condivisa, essere capaci di un lavoro ben coordinato, sono ingredienti indispensabili". Il sindaco de Pascale ha affermato che "la Romagna chiede poco rispetto a quello che ha dato in tanti anni di vita della Repubblica, chiede che chi ha avuto danni, siano famiglie o imprese, possa ripartire e possa essere messo nella condizione di essere di nuovo in piedi con le proprie gambe, perché le famiglie e le imprese romagnole quando saranno nuovo in piedi cammineranno da sole con la forza e la determinazione di questa terra; poi la Romagna chiede di poter ricostruire come prima e meglio di prima, perché questa terra torni sia ad essere bella com’era fino a pochi giorni fa, ma anche più sicura e più forte per difendersi dall’acqua e dalle frane. Cara Repubblica da 77 anni questa comunità ti sostiene ed è al tuo fianco nelle sfide, ora ti vogliamo vicina come siamo stati noi vicini a te in questi anni".

Breve e sobria cerimonia anche in piazza Nenni, a Faenza. "Oggi festeggiamo, feriti per quanto accaduto con l’alluvione - -ha sottolineato nel suo intervento il sindaco Massimo Isola- questa ricorrenza in modo insolito. In un momento in cui la città è dolorante percepiamo, ancora più forte, lo spirito della Repubblica. Viva la Costituzione, viva la Repubblica e viva l’Italia e grazie ai volontari che, arrivati da ogni angolo del Paese, ci hanno fatto sentire cosa vuol dire essere una nazione repubblicana".

l.t.