Un libro per scoprire i Crivellari

Cresce l'interesse per i borghi abbandonati come i Crivellari, dove si tiene la presentazione del libro "Ero l'amante di Rodin" e un concerto. Il borgo, in fase di recupero, affascina per la sua atmosfera suggestiva e le leggende che lo circondano.

Sta crescendo un interesse storico, turistico e antropologico attorno ai borghi abbandonati o semiabbandonati, come i Crivellari, un agglomerato abbarbicato alle pendici nord della Vena del Gesso, di fronte a Borgo Rivola, nella valle del Senio. Qui tra ruderi di abitazioni costruite sul gesso e con pietre dello stesso materiale e altre recuperate recentemente, Luciano Visani (Muller) fa rivivere, per passione, la vivacità di un tempo con iniziative varie.

Oggi, alle 17 al borgo è in programma la presentazione del libro della faentina Annalisa Fabbri ’Ero l’amante di Rodin’ (Capponi Editore), recente vincitore del premio letterario nazionale ’La Ginestra’, sezione biografie, e terzo classificato al Premio nazionale Alda Merini. L’autrice dialogherà con la riolese Marisa Tronconi sulle vicende e sull’amore passionale tra la giovane scultrice francese Camille Claudel e il maturo artista Auguste Rodin. Una relazione ritenuta scandalosa che portò alla chiusura della Claudel in manicomio negli ultimi trent’anni di vita. tivi, ritenuti trasgressivi.

Faranno da contrappunto la musica e la voce di Antoine Fernandez, chansonnier originario della Camargue, vissuto a lungo a Parigi, dove ha studiato e suonato nei cabaret. Sarà presente anche la sindaca di Riolo Terme, Federica Malavolti, a testimoniare l’interesse e l’affetto dei riolesi verso i Crivellari, piccolo borgo di gessaroli, i lavoratori del gesso, abbandonato nel dopoguerra e oggi in fase di recupero.

"C’è un’atmosfera quasi fatata in quel piccolo borgo nascosto nel bosco", spiega Francesco Rivola, guida del Parco della Vena del Gesso. "Non è un caso che nei pressi si trovi la Grotta delle fate, alla quale, come ad altri luoghi vicini ricchi di suggestioni, si rifanno tante leggende raccontate, tra curiosità e paure, dalla gente dei Crivellari riunita nelle stalle nelle fredde sere d’inverno". I Crivellari si raggiungono imboccando, alla testa del ponte sul Senio qualche chilometro a monte di Riolo, la strada Rio Ferrato e poi via Bertozzi, proseguendo per via Caduti dei Crivellari, percorrendo una strada in parte asfaltata e in parte ghiaiata.

Beppe Sangiorgi