Vendemmia all’alba del 10 agosto "Si lavorerà dalle 6 a mezzogiorno"

Appuntamento aperto a tutti, organizzato da Confagricoltura, nella tenuta di Leone Conti a Santa Lucia

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Rito sociale millenario ma per la prima volta anche sguardo su un ambiente cambiato irreversibilmente: la vendemmia comincia il 10 agosto e, aderendo a un’iniziativa di Confagricoltura, Leone Conti spalanca le porte della sua tenuta, a Santa Lucia, al pubblico che vorrà assistere alla raccolta delle uve (prenotazioni tel. 0546.642149). "Voglio però parlare chiaro – dice Conti –: comprendo poco l’ottimismo a tutti i costi sbandierato da alcuni colleghi. I vigneti appaiono ovunque in sofferenza, non capisco come si possa parlare di una vendemmia di qualità come se fosse un dato già acquisito. Siamo in un territorio inesplorato sotto il profilo dell’equilibrio delle uve. Il 2022 è stata un’annata anomala sotto tutti i punti di vista climatici. Faccio due esempi: poche ore fa abbiamo dovuto scaricare l’uva da un giovane impianto che si presentava particolarmente in sofferenza. Non vendemmiarla, attenzione, bensì scaricarla. Significa che quei grappoli andranno perduti. Ma dovevamo decidere se salvare loro o la pianta. Dall’inizio dell’anno non abbiamo quasi visto piogge, fatta eccezione per alcuni eventi meteorologici estremi, che hanno se possibile creato ulteriori problemi. I terreni che sorgono nelle porzioni collinari della mia azienda, quindi in pendenza, sono più in difficoltà di quelli in pianura". Il calo di produzione, spiega il numero uno faentino di Confagricoltura Andrea Betti, "sarà fra il 20 e il 30%. Le preoccupazioni sono soprattutto per quegli impianti in cui non c’è la possibilità di irrigare. Le varietà più compromesse saranno quelle tardive; il sangiovese desta preoccupazioni, non lo neghiamo. Ci auguriamo in un mercato più vivace di quello di quest’anno".

La vendemmia del 2022 si presenta dunque anche quale una finestra sul futuro: la sua stessa data d’inizio – il 10 agosto – indica che quasi nulla è più come prima. "La mia azienda si tramanda da una generazione all’altra ormai da molti decenni – ricorda Conti –. Mia zia era abituata a terminare la vendemmia entro metà ottobre: una vendemmia normale, non tardiva, voglio precisarlo. In certe stagioni capitava infatti che si continuasse fino ai primi di novembre". Non a caso il mese di ‘vendemmiaio’, creato dai rivoluzionari francesi come parte del loro nuovo calendario, andava infatti dal 22 settembre al 23 ottobre. Lo ricordano bene anche le più anziane fra le maestre, abituate ad avere a che fare con studenti che in ottobre si assentavano regolarmente da scuola per aiutare le famiglie a vendemmiare. "Quest’anno invece avremo vendemmiato tutte le uve entro metà settembre". Il sole cocente muta anche i ritmi: "Si lavorerà solo dalle 6 a mezzogiorno". Le prime a essere vendemmiate saranno le viti per le basi dello spumante: "È dunque famoso, metodo classico, sauvignon. Valuteremo quale possa essere la più scenografica per il pubblico che ci attende".

Filippo Donati