REDAZIONE RAVENNA

Vendemmia in largo anticipo. Oggi al via la raccolta dell’uva: "Caldo record. Ma la qualità c’è"

Imminente l’avvio della stagione a causa delle temperature elevatissime e delle scarse precipitazioni. Sbarzaglia, Confagricoltura: "Iniziamo 12 giorni prima di Ferragosto. Le notti tropicali sono faticose".

Luca Sbarzaglia, presidente della sezione vitivinicola di Confagricoltura Ravenna

Luca Sbarzaglia, presidente della sezione vitivinicola di Confagricoltura Ravenna

Il mondo vitivinicolo si mette in moto, e inizia a raccogliere i primi grappoli d’uva già nella giornata di domani. Sarà una vendemmia molto anticipata quella che quest’anno vedrà impegnati i viticoltori regionali, che inizieranno il raccolto ben due settimane prima rispetto al calendario degli ultimi anni. Anni segnati da un forte caldo torrido che rischia di rovinare i vigneti. E così, nel territorio ravennate, si inizierà la filiera della vendemmia già da oggi. L’avvio è davvero imminente, dipeso dal "clima non proprio romagnolo dell’ultimo mese e mezzo – spiega Luca Sbarzaglia, presidente della sezione vitivinicola di Confagricoltura Ravenna –. In alcune zone della provincia, le temperature sono sopra la media. E questo fa i conti anche con le pochissime piogge che hanno investito il territorio". Morale della favola, "prima si iniziava a vendemmiare intorno a Ferragosto – continua Sbarzaglia –, ora iniziamo dieci giorni prima".

A non dare tregua agli operatori sono le notte tropicali. "Inizieremo domani (oggi, ndr) molto presto a raccogliere il Pinot Grigio – specifica il presidente –. Il caldo non ci dà tregua né di giorno né di notte: un tempo si raccoglieva con una temperatura media di 15 gradi, ora il termostato non scende sotto i 22°".

I primi grappoli da raccogliere sono quelli d’uva bianca per "le basi spumanti, che vanno comuqnue raccolti quando il pH è basso e l’acidità è alta – dice Sbarzaglia –. Ma l’anticipo potrebbe coinvolgere anche le uve rosse se ci sono aziende che si occupano della produzione del rosato, ma parliamo di una piccola nicchia". Bianca o rossa, ciò che importa è che l’uva sia di qualità. "A livello quantitativo, la produzione è buona, nella norma; in merito alla qualità, invece, anticipiamo i tempi proprio per avere il giusto prodotto", termina il presidente, che ha una propria azienda agricola e cantina a Ravenna.

C’è chi ha deciso di mettere in moto la vendemmiatrice comunque lunedì prossimo, a ridosso di Ferragosto. "Inizieremo con il Pinot Grigio, con quattro giorni di anticipo – racconta Massimo Randi, di Randi Vini –. Questo dipende anche dalla primavera che, a febbraio, ha registrato temperature molto alte, scese poi ad aprile. La fortuna ha poi voluto che non si registrassero picchi di freddo, con conseguenti danni o gelate". Randi riflette sul prodotto. "Il caldo determina una quantità inferiore di prodotto – analizza –. Inizialmente, la previsione era di un’annata interessante, con un aumento della produzione che ora non è più così evidente. Ma la qualità c’è". Ed è questo ciò che conta. "La vendemmia è di qualità grazie anche all’irrigazione di soccorso che ci garantisce qualità – termina Randi –. Poi, il bacino del Po è un valore aggiunta per la Pianura Padana. È fondamentale per la nostra agricoltura".

Mariateresa Mastromarino