Via Ughi, la ’Minardi’ si riappropria del palazzo

Il ritorno negli spazi originari da parte della storica scuola artistica. Ieri cerimonia dei 4100 euro dalla mostra ’Pittori nel fango’

Via Ughi, la ’Minardi’ si riappropria del palazzo

Via Ughi, la ’Minardi’ si riappropria del palazzo

La scuola Minardi torna alla scuola Minardi. La cerimonia di donazione simbolica dei 4100 euro provenienti dalla mostra collettiva ‘Pittori nel fango’, organizzata dalla Bottega Bertaccini, è stata anche l’occasione per ufficializzare il ritorno della storica istituzione negli ambienti di quello che era noto come Palazzo Battaglini, in via Ughi, dove ha sede dal 1907. La riappropriazione dei suoi spazi originari da parte della storica istituzione artistica – fondata nel 1797, in piena epoca napoleonica, contemporaneamente alla Pinacoteca, alla biblioteca Manfrediana e al liceo Torricelli, in un periodo di forte rinnovamento culturale per la città – era fortemente caldeggiata sia dai docenti che dagli studenti, i quali rappresentano l’ultima di una lunga serie di generazioni arrivata qui per esercitarsi davanti ai calchi in gesso, agli studi anatomici e, come è accaduto di nuovo di recente, nel ritrarre modelli dal vivo. Per alcuni anni la scuola ha avuto la sua sede al palazzo degli ex-Salesiani, ma la soluzione – scelta per via degli importanti lavori di ristrutturazione allora giudicati necessari in via Ughi – non convinse docenti e studenti, affezionati alla sede storica proprio per la sensazione da cui ci si sente avvolti camminando tra la statua che raffigura Tommaso Minardi, le tavolozze di colori, la storica testa d’ariete su cui si sono esercitate generazioni di studenti.

L’alluvione ha dato il colpo di grazia: ai Salesiani sono finiti sott’acqua libri e materiali per il disegno. La scuola Minardi si è però rialzata: nell’ultimo anno sono stati un centinaio i bambini e i ragazzi iscritti ai corsi dalle loro famiglie (indipendentemente dunque dai percorsi scolastici), e una quindicina gli adulti: il totale degli alunni frequentanti le lezioni dei docenti – fra loro Monika Grycko, Filippo Maestroni, Anna Lisa Quarneti – è in netta crescita rispetto all’epoca post-Covid. Per restituire alla città l’intero edificio occorreranno risorse importanti: "Cercheremo i finanziamenti necessari", ha promesso il sindaco Isola. Nel frattempo la donazione resa possibile da Renzo Bertaccini e dai quarantacinque artisti che hanno preso parte alla collettiva ha consentito di riacquistare alcuni volumi di pittura necessari per sostituire quelli travolti dall’alluvione. Abbastanza perché la scuola Minardi abbia potuto ricominciare a fare piani per il futuro: "L’anno prossimo tornerà ad essere organizzato un corso di scultura – promette il direttore della scuola Matteo Zauli – e non escludiamo di poter riaprire al pubblico sia l’ala ovest che il cortile interno, forse proprio con una mostra".

Filippo Donati