Rigassificatore Ravenna, la nave acquistata dalla Snam

Aperte le trattative per comprarne un’altra: una è destinata al largo di Ravenna. Sarà operativa nella primavera 2023

Un’immagine della Golar Tundra mentre trasferisce un carico di gnl

Un’immagine della Golar Tundra mentre trasferisce un carico di gnl

Ravenna, 2 giugno 2022 - La Snam ha acquistato per 330 milioni di euro la nave rigassificatrice Golar Tundra e ha avviato una trattativa per acquistarne una seconda entro fine mese. Una delle due navi è destinata al largo di Ravenna. Contemporaneamente, sei aziende presenti nei poli industriali di Ravenna e Ferrara stanno lavorando a un progetto comune per ‘catturare, utilizzare e stoccare’ CO2 (Ccus): si tratta della prima esperienza italiana applicata a distretti produttivi di rilievo internazionale. Il progetto verrà presentato il 16 giugno all’hotel Mattei di Ravenna nell’ambito di un evento promosso da Omc Med Energy Conference e dedicato ai vari aspetti della decarbonizzazione.

Leggi anche Una nave rigassificatrice per aggirare la Russia

Partiamo dalla nave rigassificatrice. La Golar Tundra può operare sia come nave metaniera per il trasporto del Gnl sia come rigassificatore (Fsru). La nave, costruita nel 2015, ha una capacità di stoccaggio di circa 170.000 metri cubi di gas naturale liquefatto e una capacità di rigassificazione continua di 5 miliardi di metri cubi l’anno. La Fsru sarà collocata in una località del centro-nord Italia "vicina ai punti di maggiore consumo di gas" e si prevede possa iniziare la propria attività nel corso della primavera del 2023, a valle della conclusione dell’iter autorizzativo e regolatorio e della realizzazione delle opere necessarie al collegamento alla rete di trasporto. Un iter che sarà semplificato per effetto di quanto previsto dal DL Aiuti. Dove verrà collocata la Golar Tundra nella prossima primavera? Per ora è in vantaggio Ravenna su Piombino.

In Toscana è in atto uno scontro politico, che coinvolge anche numerosi abitanti di Piombino. Ravenna è compatta sul fronte del rigassificatore e ha già pronto il terminale a mare del Gruppo Pir (i tecnici di Snam stanno però valutando altre due ipotesi tecniche sfruttando la presenza delle piattaforme, con tempi più lunghi rispetto all’impiego dell’impianto esistente). In ogni caso, entro fine giugno Snam chiuderà l’intesa per una seconda nave rigassificatrice che verrà posizionata nella località esclusa dall’impiego della Golar Tundra.

Il 16 giugno si parlerà anche di transizione energetica attraverso la decarbonizzazione di settori industriali energivori dove è più difficile abbattere le emissioni e considerare il ruolo della Ccus (cattura, utilizzo, stoccaggio CO2) come una delle principali leve necessarie per raggiungere gli obiettivi molto impegnativi fissati dall’Ue. Sono questi i temi che OMC-Med Energy Conference Exhibition lancia nel primo evento della roadmap verso OMC2023, che si terrà il 16 giugno 2022 dalle 9,30 alla Sala convegni dell’Hotel Mattei di Ravenna.

Nella sessione del mattino si parlerà di decarbonizzazione con la presentazione di uno studio che riguarda interventi di abbattimento della CO2: Cabot, Herambiente, Marcegaglia, Polynt, Versalis Eni e Yara stanno predisponendo un progetto di cattura, trasporto, uso e stoccaggio di CO2. "Un cambio di passo è d’obbligo" commenta Monica Spada, presidente di Omc-Med Energy Conference 2023. "E’ tempo di trasformare gli impegni in azioni. Queste includono politiche intelligenti e mirate, investimenti adeguati e tecnologie innovative da implementare urgentemente per ridurre gli effetti negativi dei cambiamenti climatici e per sviluppare nuove catene del valore". lo. tazz.