Travolto in scooter, muore a 43 anni

L'incidente è avvenuto sulla via Emilia, all'altezza di Cella. Per Andrei Gridchiw non c'è stato nulla da fare FOTO Le immagini dell'incidente

Reggio, lo scooter su cui viaggiava Andrei Gridchiw (foto Artioli)

Reggio, lo scooter su cui viaggiava Andrei Gridchiw (foto Artioli)

Reggio Emilia, 19 ottobre 2014 - Ancora sangue sulla via Emilia. Un tremendo schianto è costato la vita a un uomo di 43 anni. L’incidente, avvenuto ieri sera, ha coinvolto un’auto, una Volvo familiare grigio chiaro, che procedeva da Reggio verso Parma, che si è scontrata contro lo scooter sul quale la vittima viaggiava in direzione opposta, verso la città. Lo scontro alle 21 di ieri sera. Per Andrei Gridchiw, magazziniere, nato in Russia, ma residente a Gattatico da anni, non c’è stato nulla da fare. È morto sul colpo. Del suo scooter è rimasto solo il piantone centrale.

Il corpo dell’uomo è stato sbalzato a diversi metri di distanza dal punto dello scontro fatale. Quanto la Polizia e l’ambulanza, intervenuti sull’incidente, sono arrivati, hanno dovuto cercare il cadavere al di là della siepe che separa la strada dalla pista ciclabile. Il corpo dell’uomo ha sfondato il parabrezza dell’auto e distrutto la parte anteriore dell’auto, volando poi sulla pista ciclabile.

Al volante dell’auto c’erano marito e moglie, di origini siciliane, residenti a Novellarache passavano da Cella per dirigersi a Calerno. Erano stati invitati a cena a casa di un collega dell’uomo, che era alla guida della macchina. Entrambi i coniugi, in stato di choc, sono stati portati all’ospedale Santa Maria per le analisi e accertamenti. L’uomo ha ripetuto agli agenti di non aver visto lo scooter che si avvicinava nella corsia opposta: “I fari erano spenti”, ha detto più volte. Un passante che lo ha avvicinato dopo lo schianto dice di averlo sentito dire: ‘‘Io non l’ho visto, quando l’ho visto mi era già addosso’’. L’auto si è fermata solo diversi metri dopo lo scontro. Alcuni testimoniin un’auto che procedeva dietro quella dell’incidente, sostengono di non aver visto l’uomo in scooter che arrivavama di aver visto solo il tremendo schianto e i pezzi che volavano ovunque. 

L’incidente è avvenuto in un punto abbastanza distante dalle case abitate. I residenti della zona non hanno sentito lo schianto, si sono affacciati solo dopo aver sentito le sirene della polizia e delle ambulanze. Decine di curiosi si sono fermati e sono scesi dalle auto in coda. Il traffico è rimasto semibloccato per quasi un’ora, durante i rilevamenti degli agenti di polizia.  L’incidente è avvenuto a meno di dieci giorni da un altro schianto mortale, sempre sulla via Emilia. Solo pochi chilometri più avanti, a Cadè. Una giovane donna incinta era stata investita sulle strisce in un attraversamento poco illuminato.  Non è chiaro se lo scooter su cui viaggiava la vittima procedesse davvero a fari spenti, come sostiene il guidatore a bordo dell’auto. Sulla vicenda ora indagano gli inquirenti.