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Blackout in Val d’Enza: centinaia di famiglie senza corrente per giorni

Oltre 200 famiglie colpite da blackout in Val d’Enza a causa delle nevicate. Critiche a Enel per la gestione dell'emergenza.

Il sindaco di San Polo, Franco Palù, con un cittadino. nella struttura di accoglienza allestita a Grassano

Il sindaco di San Polo, Franco Palù, con un cittadino. nella struttura di accoglienza allestita a Grassano

Centinaia di persone al buio, senza riscaldamento, acqua calda e prive anche della possibilità di ricaricare i telefonini per tenersi aggiornati sull’evolversi della situazione, dopo che la rete Enel è collassata a causa della nevicate. Sono oltre 200 le famiglie che per due giorni e mezzo sono rimaste senza corrente elettrica nelle zone collinari e di media montagna della Val d’Enza: nelle frazioni di Grassano di San Polo, e di Compiano, Casalino e Cerezzola nel territorio di Canossa.

Due nuclei familiari ieri hanno dovuto lasciare le loro gelide abitazioni e, tramite il servizio sociale canusino, sono stati ricollocati temporaneamente in un b&b. Gli operatori della Croce Rossa dei due comuni sono invece a disposizione anche per la consegna emergenziale di farmaci ad anziani e altre persone che non riescono a spostarsi autonomamente.

Mentre le amministrazioni comunali insieme alla Protezione civile, per quanto di loro competenza, si sono organizzate per sostenere le persone più fragili, il sindaco sampolese, Franco Palù, critica fortemente E-Distribuzione, la società del gruppo Enel che gestisce le linee elettriche di media e bassa tensione.

"Se la rete di media tensione è collassata in più punti per una nevicata di dicembre, abbondante sì ma nella norma, significa che non è stata fatta adeguata manutenzione nei boschi e nelle zone alberate. Spetta al gestore potare rami vicini ai cavi, tagliare o sfoltire le piante in modo tale che se crollano sotto il peso della neve non trancino le linee".

Dopo una riunione della giunta dell’Unione Val d’Enza nella mattinata di ieri e intensi scambi con Enel, si sperava che nel pomeriggio sarebbero stati riparati i guasti. A Casalino si è risolto, a Compiano si lavorava ancora alle 19,30, mentre a Cerezzola sono stati portati da Castelnovo Monti tre gruppi elettrogeni per dare corrente e calore alle circa cento famiglie.

Enel ha comunicato che "il protrarsi dell’emergenza è dovuto alla caduta di alberi, che hanno reciso in più zone le linee, il cui ripristino è reso ancor più difficoltoso per le condizioni meteo". Il sindaco Luca Bolondi di Canossa con personale del Comune ha effettuato sopralluoghi nei borghi colpiti dal blackout, per raccogliere richieste e mappare le famiglie in difficoltà. Sottolinea Bolondi, "il Servizio sociale si è attivato per verificare che tutte le situazioni di fragilità siano costantemente monitorate offrendo, dove necessario, gli adeguati interventi".

A Grassano, presso la struttura-bar del campo da calcio è stato allestito un ricovero con generatori e attrezzature dove persone che avessero problemi nelle proprie case possono essere accolte e rifocillate. "Chiunque avesse bisogno - spiega Palù - può contattarci in municipio o recarsi direttamente al campo sportivo. Abbiamo anche richiesto ad Enel di portare dei generatori, che sono stati temporaneamente installati in prossimità dei trasformatori per l’alimentazione di Grassano".

Il Comune ieri sera ha anche domandato ai cittadini, tramite un messaggio sui social, di utilizzare l’energia per le esigenze primarie, "rinviando l’accensione di lavatrici e lavastoviglie e altri carichi elettrici importanti quando la rete sarà di nuovo connessa alla media tensione. I possessori di impianti di produzione fotovoltaica (pannelli solari per l’energia elettrica) sono pregati di scollegare temporaneamente l’inverter dalla rete di casa".