Reggio Emilia, chiedeva l'elemosina davanti al negozio. Il proprietario lo assume

Nour Eddine Boukal, 24 anni, stazionava davanti a NaturaSì. Il titolare gli dà lavoro e lo prende in prova

Nour Eddine Boukal, 24 anni, col responsabile del punto vendita Daniele Gallinari

Nour Eddine Boukal, 24 anni, col responsabile del punto vendita Daniele Gallinari

Reggio Emilai, 3 giugno 2019 - Armi efficaci per vincere le diffidenze sono certamente la volontà di integrarsi ma anche un semplice sorriso come primo passo. Un esempio, sicuramente positivo in tal senso, si sta ora scrivendo appena al di fuori delle mura del centro storico, nel supermercato NaturaSì di via Montefiorino, laterale di viale Umberto I.

Da poco tempo, infatti, ha preso il via un tirocinio all’interno del punto vendita, per un ragazzo marocchino ventiquattrenne, Nour Eddine Boukal. Fin qui, un caso come tanti altri. Se non fosse che Nour Eddine, già stazionava da tempo davanti al supermercato, sperando in gesti di aiuto della clientela ma soprattutto di un’occasione di lavoro.

E, se a volte, purtroppo, si registrano episodi spiacevoli o di disagio per i clienti, al contrario, nonostante le difficoltà linguistiche e le prime diffidenze, il ragazzo ha conquistato tutti per la sua genuinità e la sua bontà d’animo, facendosi apprezzare dopo poco tempo. E passo dopo passo, Nour Eddine si trova ora a lavorare per il supermercato e la speranza di tutti è che questa collaborazione continui. A svelarci tutti i retroscena di questa vicenda da Libro Cuore, è il responsabile del punto vendita Daniele Gallinari.

«Nour Eddine ha iniziato a venire davanti al nostro negozio circa due anni fa e fin da subito si è mostrato molto gentile ed educato, conquistando molto presto anche le simpatie della nostra clientela. Con il passare del tempo, abbiamo imparato a conoscere la sua bontà d’animo e il suo desiderio di un’occupazione e anche il direttore Ettore Rovesti si confrontava con me per capire cosa potessimo fare per Nour Eddine che, pur stazionando davanti al negozio, era costantemente in cerca di un lavoro tramite gli enti preposti».

Come siete riusciti a coinvolgerlo?

«Un giorno mi sono avvicinato a lui mentre era al telefono: dall’altro capo c’era la sua responsabile dell’Enaip, me l’ha passata e, confrontandoci, abbiamo messo in piedi un tirocinio per inserirlo nella nostra attività lavorativa. Anzi, ad oggi, sempre tramite Enaip, abbiamo accolto nel nostro staff anche Souzan, una donna egiziana, madre di tre figli».

Anche i clienti sono rimasti soddisfatti di questa novità.

«Assolutamente!», dice Gallinari. «Spesso si sentono episodi in negativo e comunque persone che stazionano davanti ai negozi e recano fastidio. Per Nour Eddine invece era naturale instaurare rapporti con i clienti tramite la sua simpatia e il suo sorriso contagioso, inoltre, grazie alla sua spontaneità, era solito rendersi utile gratuitamente, con piccoli gesti, nei confronti dei nostri clienti».

Quali possono essere gli sviluppi futuri di questa collaborazione appena iniziata?

«Per ora – risponde Gallinari – lo scoglio più grande è la lingua: Nour Eddine si deve applicare per imparare bene l’italiano. Risolto questo aspetto, quando scadrà il periodo di tirocinio a settembre, la nostra intenzione è di poterlo tenere in pianta stabile perché è davvero un ragazzo d’oro».