REDAZIONE REGGIO EMILIA

Code chilometriche sulla Montecchio-Reggio, sale la protesta

Il passaggio a livello di Bivio Barco di nuovo sotto accusa per i tempi lunghi di chiusura delle barriere al passaggio del treno. Proteste per le code chilometriche mattutine lungo la provinciale Montecchio-Reggio: non solo la ferrovia provoca attese snervanti per chi si deve recare al lavoro, ma anche i cantieri lungo la tangenziale di Cavriago (con semafori a doppio senso alternato) e la rotatoria all’altezza dell’ex stabilimento Burani. Numerosi cittadini si lamentano scrivendo lettere all’Agenzia per la mobilità e Fer, e si sfogano su Facebook in cerca di solidarietà e confronto. Ieri un pendolare scriveva che attorno alle 7,45 sono passati due treni - uno per ogni diretto a Ciano, l’altro a Reggio - "totale attesa circa 10-15 minuti, e io ero in prima fila: non oso immaginare il traffico che si è creato alle mie spalle, aggiungiamoci anche la fila per il semaforo sul ponte" della tangenziale. L’uomo prosegue: "Con il treno elettrico, non s’era detto che le attese si sarebbero ridotte? L’unica cosa che si riduce drasticamente è la pazienza di chi tutti i giorni va a lavorare". Un secondo aggiunge: "Se sbaglio di un paio di minuti ad uscire da casa al mattino per fare 7 km da Montecchio a Cavriago impiego circa 40 minuti! È imbarazzante la situazione tra passaggio a livello, lavori sul ponte del metano e lavori vari dento Cavriago". Altre persone si domandano come mai oltre al sottopasso ferroviario costruito a Bibbiano, non si sia deciso di costruirne uno sulla ben più trafficata strada provinciale 28.

Francesca Chilloni