Con Galloway torna l’epoca dei bombardieri

I 38 punti segnati domenica collocano Langston al 25° posto nella classifica di sempre dei biancorossi. In testa Mitchell: ne fece 51 .

Con Galloway torna l’epoca dei bombardieri

Con Galloway torna l’epoca dei bombardieri

Un’esplosione realizzativa d’altri tempi. Di quelle che finiscono negli annali del club, ma soprattutto nella memoria collettiva del pubblico che potrà dire ‘Quella volta io c’ero’. Parliamo ovviamente della prestazione di Langston Galloway, il cecchino americano che domenica ha seppellito Varese con i suoi 38 punti in 32 minuti (6/9 da 2, 8/15 da 3 e 2/3 ai liberi). Una prova che ci ha riportato indietro negli anni, quando tutte le squadre avevano il proprio ‘bomber’ in grado di garantire vagonate di punti ogni domenica.

Consultando il ‘vecchio’ televideo per avere le ‘ultime’ dagli altri campi, non ci s’impressionava più di tanto nel leggere tabellini con giocatori da 30 o addirittura 40 punti. Era quasi la normalità. Adesso invece sono perle rare e che, per questo, assumono ancora più valore. Erano infatti quasi sei anni che un giocatore della Pallacanestro Reggiana non metteva a referto 38 o più punti.

L’ultimo a riuscirci in biancorosso fu Ricky Ledo che il 28 ottobre del 2018 ne fece 41 a Cantù (6/13 da 2, 5/17 da 3 e 14/16 ai liberi) ma non bastarono ad evitare la sconfitta. Per trovare invece una prestazione da 38 o più punti davanti al pubblico del PalaBigi, in via Guasco, bisogna invece tornare addirittura al 17 gennaio del 1999, quando Tracy Moore ne piazzò 47 alla Ducato Siena (5/9 da 2 e 10/19 da 3 con 7/8 ai liberi). Un exploit che non bastò per arrivare al successo, con i toscani che trionfarono per 118 a 116 dopo due supplementari. Per trovare invece la miglior prestazione realizzativa di tutti i tempi in maglia Pallacanestro Reggiana bisogna scomodare il più grande di tutti: Mike Mitchell.

Il ‘Professore’ - che occupa 8 posizioni su 10 nella top ten delle migliori performance in biancorosso - ha infatti all’attivo due gare da 51 punti (il 14 marzo del ’93 contro Forlì e il 3 dicembre contro Padova), una da 49 (l’11 dicembre del ’94 contro Verona), due da 46 (il 7 gennaio del ’96 contro Trapani e il 3 marzo dello stesso anno con Padova), una da 45 (il 19 marzo ’98 con Verona) e una da 44 (il 17 marzo ’96 con Fabriano). Gli unici altri due nomi che appaiono nella top ten sono, come detto, quello di Tracy Moore (47) e quello di Joe ‘Jellybean’ Bryant, padre del compianto Kobe, che il 6 gennaio del ’91 ne mise a referto 44 contro la Filanto Forlì. Giusto per far capire come cambiano i tempi, quella di Galloway è ‘solo’ la 25esima prestazione nella storia della Pallacanestro Reggiana, davanti di un solo punto a quella da 37 di Dale Solomon, realizzata nel lontano dicembre del 1987. Per questo motivo, quando un mese fa qualche appassionato si strappava i capelli e sosteneva che Kevin Hervey fosse uno dei dieci migliori giocatori visti a Reggio ci siamo fatti una grossa risata.

In via Guasco, per fortuna, sono transitati fior di campioni e ‘mani calde’. Il solo fatto che Galloway possa essere accostato (per le cifre…) a qualcuno dei più grandi dev’essere motivo di vanto per il club.