REDAZIONE REGGIO EMILIA

"Diciamo no al taglio delle ferie estive"

Cgil e Cisl: "Ai lavoratori dell’Asp Sartori concesse solo due settimane e non più tre. Una scelta mortificante".

Yukka Reverberi (a sinistra) e Antonio Musella: «Siamo certi che si possano garantire i servizi agli anziani senza penalizzare le famiglie dei lavoratori»

Yukka Reverberi (a sinistra) e Antonio Musella: «Siamo certi che si possano garantire i servizi agli anziani senza penalizzare le famiglie dei lavoratori»

"Garantire servizi di qualità agli anziani delle case protette sarà sempre più uno dei fronti caldissimi dei prossimi anni. Un concetto che non è pervenuto all’Asp Sartori di San Polo d’Enza dove la dirigenza e pure i sindaci dell’Unione insistono in un gioco pericoloso che, anziché investire sul personale, spinge per privarlo dei suoi diritti, con un odioso sistema di fake news". Così affermano Jukka Reverberi (Fp Cgil Reggio Emilia) e Antonio Musella (Cisl Fp Emilia Centrale) intervenendo con decisione sulla vertenza che da mesi si sta trascinando nell’azienda della provincia reggiana, "dove l’obiettivo della dirigenza e della classe politica – puntano l’indice i sindacliasti – è quello di tagliare drasticamente il periodo delle ferie estive per il personale, passando da tre a due settimane".

Uno scenario contro il quale le lavoratrici e i lavoratori si erano espressi lo scorso dicembre, attraverso una petizione sottoscritta a larghissima maggioranza, che si è affiancata al deciso no espresso per mesi da Fp Cgil Reggio Emilia e da Cisl Fp Emilia Centrale. "Qui ci sono persone che nella pausa estiva possono raggiungere le loro famiglie, molto spesso lontane da Reggio – evidenziano i due sindacalisti –. E ci sono tantissime famiglie con figli piccoli che, durante il periodo estivo, hanno bisogno di una organizzazione diversa. Siamo certi si possa permettere il funzionamento dei servizi erogati agli anziani senza colpire le famiglie dei lavoratori e, soprattutto, senza gettare al vento soldi per pagare personale esterno per sostituire chi è in ferie. La ricetta è semplice e richiede solo una buona organizzazione aziendale, per i turni e le sostituzioni tra colleghi. Resta un mistero come sia possibile boicottare questa soluzione, facendo di tutto per mortificare le lavoratrici e i lavoratori".