REDAZIONE REGGIO EMILIA

È scontro fra Seta e Saca Linee extraurbane a rischio

L’azienda in subappalto, senza il rinnovo di contratto, minaccia lo stop al servizio. Dopo la fumata grigia, la proroga temporanea firmata fino al 30 novembre

di Daniele Petrone

Alta tensione nel trasporto pubblico locale. Lo scontro fra Seta – che gestisce gli autobus di linea – e Saca, azienda cooperativa bolognese che in subappalto fornisce trenta autisti per il servizio extraurbano, ha rischiato di paralizzare le corse della Bassa.

Il pericolo, scongiurato per la giornata di oggi, resta però alto per il mese di dicembre.

Saca ha visto scadere il contratto con Seta a settembre scorso. Per garantire comunque il servizio pubblico, era stato prorogato. Lunedì sera però la resa dei conti tra Seta e Saca per rinnovare il contratto, ha prodotto una fumata nera. Il braccio di ferro verte soprattutto sui costi del carburante e sui rincari energetici diventati insostenibili che hanno generato difficoltà a catena, a partire da Seta e per finire alle aziende di subappalto. L’offerta di Seta è stata giudicata non congrua da Saca. E i ‘vecchi’ contratti non rispecchiano le condizioni economiche attuali.

Così Saca ieri aveva annunciato che non avrebbe svolto il servizio per le linee che collegano tutta la Bassa e che riguardano in particolare i depositi degli autobus di Carpi e Reggiolo, preallertando la trentina di conducenti messi in "ferie obbligate". Linee delle quali usufruiscono centinaia di studenti fra Guastalla e Castelnovo Sotto. La comunicazione inviata anche al Prefetto Iolanda Rolli ha prodotto un’allerta generale. Per scongiurare il rischio di lasciare a piedi centinaia di ragazzi, si è messa in moto la diplomazia. E con l’intervento della prefettura si è arrivata a raggiungere un accordo temporaneo per salvaguardare l’utenza che resta comunque prioritaria. "La proroga tecnica durerà fino al 30 novembre", fa sapere Saca. Insomma. un armistizio. "Ma le condizioni dovranno cambiare, a quelle attuali non ci stiamo", è stata chiara Saca.

Da qui a fine mese, il servizio resterà regolare. Per oggi dunque tutte le corse saranno attive, con gli autisti di Saca richiamati nuovamente al lavoro. Seta non sarebbe riuscita ad ovviare al ‘buco’ coi propri dipendenti. Da qui la corsa contro il tempo per metterci una toppa, alla fine trovata. Ma resta da trovare comunque un accordo definitivo per l’imminente futuro. Le parti si ritroveranno nei prossimi giorni per trattare. Ma la tensione resta altissima. Le istituzioni, prefettura in primis, stanno monitorando la situazione cercando di facilitare il dialogo. Ma lo scoglio economica resta.

L’effetto del caro energia rischia di far saltare il banco e il trasporto pubblico locale – sempre troppo bistrattato – di subire conseguenze drastiche. Gli stessi autisti sono sul piede di guerra, pronti a manifestare se sarà necessario. Se l’accordo Seta-Saca non sarà raggiunto, una trentina di autisti dipendenti di quest’ultima rischierebbero il posto di lavoro. I sindacati chiederanno interventi urgenti, in termini di fondi e finanziamenti, per sostenere il trasporto pubblico locale che altrimenti andrebbe verso un tracollo coi costi digestione diventanti ormai insostenibili.