Gatti, nuove deleghe da assessore: "Miracoli da campagna elettorale"

La giunta Ronzoni affronta le dimissioni di due membri, reintegra consiglieri e nomina Giulia Gatti come nuovo assessore, suscitando critiche del centrodestra.

Gatti, nuove deleghe da assessore: "Miracoli da  campagna elettorale"

Gatti, nuove deleghe da assessore: "Miracoli da campagna elettorale"

La giunta Ronzoni ha preso atto delle dimissioni della vicesindaca Federica Costi e della consigliera Elena Zerpa, a seguito dello strappo di metà del direttivo del Partito Democratico confluito tra i sostenitori della lista civica trasversale che sostiene il dottor Daniele Finucci.

Per ripristinare il funzionamento del consiglio comunale e dell’amministrazione è stato prima reintegrato il numero dei consiglieri di maggioranza con l’ingresso di Raffaele Carpi e di Frongillo Carla, poi l’11 aprile la consigliera di maggioranza Giulia Gatti, 26 anni (nella foto) è stata nominata nuovo assessore alla Scuola, Ambiente, incarichi che si aggiungono alle sue precedenti deleghe a Famiglia e Pari Opportunità.

Ha accettato la nomina per "senso di responsabilità e rispetto degli elettori".

Il centrodestra ora commenta sarcastico: "Crediamo sia lecito chiedersi dov’era il ‘senso di responsabilità’ quando (per due volte) ella stessa ha sottoscritto il rifiuto ad assumere questo ruolo, rendendo di fatto ‘illegale’ la giunta Ronzoni a causa del mancato rispetto della legge Delrio sulle quote rosa?".

Paolo Savina e Paolo Delsante rincarano poi la dose: "Ha portato ‘rispetto agli elettori’ quando ha costretto l’amministrazione a predisporre un bando per la ricerca di un assessore donna per regolarizzare la giunta, bando partecipato ma poi non assegnato, perché in caso contrario uno dei tre assessori uomini avrebbe dovuto dimettersi di conseguenza? Come opposizioni, eravamo arrivati a scomodare il ministero dell’Interno ed il garante per le pari opportunità della Regione Emilia Romagna, che in più occasioni hanno scritto al nostro sindaco, trovando però sempre un muro di ostinazione".

Molto dura la conclusione del centrodestra: "Evidentemente l’aria della campagna elettorale ha fatto miracoli, risvegliando in Giulia quei sentimenti di attaccamento tanto declamati, quando invece sarebbe stato più decoroso un silenzio imbarazzato".

Francesca Chilloni