Gianni Negri morto nell'incidente in Apecar: "La moto l’aveva tradito"

Gli amici di Gianni Negri, il pensionato morto nell’incidente di Castelfranco raccontano il retroscena del viaggio per la Calabria. Non ancora fissate le esequie

Gianni Negri, 71 anni, deceduto sul suo Ape nello scontro con una vettura

Gianni Negri, 71 anni, deceduto sul suo Ape nello scontro con una vettura

Guastalla (Reggio Emilia), 18 giugno 2022 -  Non doveva trovarsi in viaggio, nel punto in cui è avvenuto l’incidente, l’altra mattina, il pensionato guastallese Gianni Negri, 71 anni, vittima di uno schianto violento tra il suo Apecar e una vettura, sulla tangenziale a Castelfranco Emilia. "Doveva partire già alcuni giorni prima – confidano gli amici e vicini di casa, dal cortile del condominio di via Turati, dove abitava – ma la sua vecchia moto Benelli, che aveva già caricato con le valigie, aveva il motore in cattive condizioni. Ha cercato di ripararlo in ogni modo. Alla fine aveva optato per l’Apecar, ma rinviando di alcuni giorni la partenza per il suo viaggio, che l’avrebbe portato prima a Pesaro e poi verso la Calabria". Avrebbe usato l’Apecar come tenda per ripararsi la notte, in questo lungo viaggio, che aveva già sperimentato anni fa, impiegando quasi un mese per arrivare a destinazione.

I funerali non sono ancora stati fissati: occorrerà attendere l’esecuzione dell’autopsia, che dovrebbe avvenire la prossima settimana. Tra i parenti più diretti figura un cugino, che vive a Guastalla. Ma ad occuparsi delle pratiche burocratiche legate a quanto avvenuto, per ora sono i servizi sociali, che da molto tempo assistevano Gianni Negri, soprattutto dopo che era rimasto a vivere da solo, in seguito al decesso dei genitori e della sorella. Il pensionato aveva avuto seri problemi di salute negli ultimi tempi, ma si era ripreso, pronto al lungo viaggio-vacanza che aveva programmato da tempo.