ANDREA FIORI
Cronaca

Giro d’Italia 2023 a Reggio Emilia, Scandiano si veste di rosa: "Volano turistico"

Il sindaco Nasciuti: "Che festa. C’è chi sogna di pedalare coi campioni in allenamento"

Scandiano (Reggio Emilia), 14 maggio 2023 – Inforcare la bici da corsa, un lunedì mattina, e trovarsi nel trenino dei professionisti del Giro. Domani, in una Scandiano tutta rosa, potrà capitare anche questo. "Conosco tanti cicloamatori che hanno preso un giorno di ferie proprio nella speranza di poter fare la sgambata coi propri eroi", dice il sindaco Matteo Nasciuti. "Del resto il ciclismo è bello anche per questo: non ci sono filtri tra atleti e tifosi". Una tappa speciale, la Scandiano-Viareggio di martedì. Già da stasera arriveranno le avanguardie. Domani, giorno di riposo, i corridori saranno a zonzo per un caffé nella città di Boiardo e per scaldare i muscoli in collina.

Nella decima tappa, il Giro d'Italia parte da Scandiano
Nella decima tappa, il Giro d'Italia parte da Scandiano

Sindaco Nasciuti, a Scandiano è esplosa la febbre per il Giro.

"Stamattina alle 8,30 ero in un asilo, abbiamo fatto 10 km in bicicletta coi bimbi vestiti di rosa. Davvero emozionante. Sono mesi che ci lavoriamo, vedere che la città partecipa è motivo di grande soddisfazione. Diciamo che Scandiano si è vestita per la festa".

A proposito: il concorso delle vetrine rosa ha registrato un’adesione massiccia.

"Quella del commercio è una categoria che sa accettare le sfide. E la cosa bella è che ognuno si è messo in gioco con grande fantasia. Ho visto il gelato rosa, il cocktail rosa, perfino il gnocco fritto rosa".

Più una festa che nasce e muore col passaggio degli atleti o un investimento, una grande promozione turistica in diretta tv?

"Entrambe le cose. L’immagine degli atleti che sfileranno nei luoghi secolari resterà come immagine iconica. Ma la tappa sarà anche un volano per farci conoscere. Ci sarà un fenomeno di emulazione, venire a pedalare su queste strade. In queste settimane ho già ricevuto richieste da parte di organizzazioni".

Per esempio?

"Il corso per guide in mtb nei boschi. Oltre 50 persone rimaste da noi per quattro 4 notti".

Come avete fatto a portare il Giro sotto la Rocca?

"Fondamentale la collaborazione della Regione, col presidente Stefano Bonaccini e Giammaria Manghi. La circostanza che la contea di Scandiano compia 600 anni è stato un piccolo upgrade. La tappa è interessante, si snoda su circa 80 km di territorio provinciale. Senza dimenticare la straordinaria presenza dei volontari: 200 solo nel territorio di Scandiano".

In provincia ci sono tante bellezze ma il turismo, penso al nostro Appennino, resta soprattutto locale. Cosa ci manca?

"Credo che manchi soprattutto la narrazione".

Cosa suggerisce?

"Dobbiamo fare rete tra Comuni, come stiamo facendo. Chiaro: più ricettività, più capillarità. Bisogna che ognuno di noi si faccia promotore del territorio. E poi bisogna ricordarsi che il turismo mordi e fuggi è importante".

Dal 2020 la Rocca è entrata a far parte del circuito dei Castelli di Parma. Perché?

"Scandiano fa parte di parecchi circuiti. L’obiettivo è quello di cercare di farci conoscere maggiormente. La Rocca, tra l’altro, è in procinto di diventare una sede museale di primo livello nazionale. Ma, ripeto, dobbiamo toglierci dalla testa l’idea di un turista che venga qui per 7 giorni. Il turismo mordi e fuggi è una grande opportunità. Dobbiamo puntare su cultura ed enogastronomia. Un turista viene per il Museo Ferrari, per una gita in Appennino, per una visita ai Musei civici di Reggio. Il resto è fuori dai nostri orizzonti".