"Gli anni del Covid mi hanno fatto crescere". Le sfide di un adolescente nella pandemia

"Non è vero che non abbiam passioni, io ad esempio sono rimasto colpito dal progetto sulla mafia".

"Gli anni del Covid mi hanno fatto crescere". Le sfide di un adolescente nella pandemia

"Gli anni del Covid mi hanno fatto crescere". Le sfide di un adolescente nella pandemia

Tre anni fa ho iniziato la scuola media con molto entusiasmo, anche se era un periodo molto complicato a causa del covid. Io amo molto i cambiamenti, e quindi sono partito in questa nuova avventura con ottimismo. Durante il primo anno, la situazione era un po’ instabile perché facevamo lezione sia in dad che in presenza. Io ero ancora un po’ piccolo e non stavo molto bene in quella situazione, visto che non potevo vedere i miei amici. Mi mancava la normalità della scuola, le lezioni, l’intervallo, le chiacchierate, anche le sgridate dei professori e le loro battute. Quando abbiamo iniziato il secondo anno, la situazione sembrava più stabile, andavamo a scuola in presenza, anche se il covid circolava ancora. A dicembre, purtroppo, lo presi per la prima volta anche io e mi sentivo molto arrabbiato: quanto sarebbe durata ancora questa situazione? Fortunatamente potevo chiacchierare con gli amici attraverso la Playstation. I telefoni cellulari e i giochi online erano diventati gli unici mezzi con cui sentirci e io, che amo tanto uscire, non ne ero affatto felice. Adesso sono in terza e, finalmente, di covid si sente parlare poco in giro. Sono cresciuto e ho capito che, se si prende, adesso bisogna viverlo come un’influenza e non con tutta l’ansia di una volta. Gli anni del covid ci hanno fatto capire ancora di più il valore della scuola nelle nostre vite. La scuola penso che sia un luogo di inclusione che permette a tutti di stare bene e sentirsi a proprio agio. Noto molte volte che i professori pensano che noi ragazzi non abbiamo nessuna passione: non sono d’accordo, in realtà tante cose ci interessano sia nella scuola che fuori da questo contesto. Per esempio, quest’anno quello che mi ha appassionato più di tutto è stato il progetto sulla mafia: sentire che ci sono stati uomini come Falcone e Borsellino e giovani come Peppino Impastato mi ha molto commosso.

Filippo Giaroli III C

Disegno di Enea Vandelli I E