Il fratello: "Soddisfatti, ma speriamo che non abbia sconti..."

"Non siamo delusi. Sapevamo che era difficile arrivare all’ergastolo. Speriamo solo che dopo non ci siano altri sconti. Per noi è una pena giusta".

È quanto dichiara Kai Xhou, il fratello della vittima, ieri presente in aula insieme a un cugino e a uno zio. Il padre e la madre della giovane uccisa si trovano invece in Cina, per motivi di forza maggiore. I familiari erano assistiti dagli avvocati Giulio Cesare Bonazzi e Simona Magnani: non avevano chiesto una provvisionale, ma il riconoscimento dei danni in sede civile, disposto dalla Corte insieme alla liquidazione delle spese legali.

"Non esistono risarcimenti che possano colmare la perdita di Hui e il dolore dei suoi parenti, che non hanno desiderio di rivalsa. Vogliamo però ribadire che la vittima è lei, non l’imputato: una ragazza strappata nel fiore degli anni".

Magnani aveva sottolineato che l’omicidio "non era nato da un delirio di gelosia: Boukssid non è Otello, lui voleva umiliarla e punirla perché non innnamorata di lui".

Bonazzi l’ha descritta come "un cerbiatto braccato da un cacciatore e finito in trappola". Alla fine i legali hanno parlato di "sentenza equilibrata: la famiglia ha trovato ristoro nella giustizia".

al.cod.